Lo sapevate che le città etrusche sorgevano su pianori, intorno ai quali si distribuivano le necropoli, antichi cimiteri organizzati in maniera ordinata, con strade e tombe di vario tipo: a tumulo, a dado, a forma di casa?
A Tarquinia le tombe delle famiglie più importanti erano dipinte al loro interno con colori vivi e brillanti. Vi erano rappresentati momenti della vita quotidiana, come il banchetto, le gare atletiche, ma anche soggetti di varia natura: piante, animali, suonatori e danzatori. Attraverso questi dipinti, che celebravano la vita, abbiamo potuto conoscere molti aspetti della cultura etrusca.
Cerveteri è una delle necropoli etrusche più famose ed estese, caratteristica per i tumuli, grandi tombe monumentali, simili a piccole colline. All’interno dei tumuli erano scavate nel tufo le camere, dove venivano deposti i defunti e alle quali si accedeva tramite corridoi. Le camere riproducevano l’architettura della casa e contenevano oggetti di corredo, utilizzati nella quotidianità dal defunto e deposti dai parenti per assicurargli la vita anche nell’aldilà.
Nel Museo di Villa Giulia è riprodotto l’interno di un tumulo di Cerveteri ed è stata ricostruita una tomba di Tarquinia, con le pareti affrescate originali!
Dovete sapere che l'immagine che abbiamo degli Etruschi è quasi integralmente legata al culto dei morti, perché le città "dei vivi", le antiche città stato, di cui abbiamo parlato in precedenza, sono state in gran parte distrutte o sostituite dai centri abitati recenti che hanno sepolto o cancellato le tracce dell'antica civiltà.
Le necropoli, invece, costruite sempre con molta cura, si sono almeno in parte conservate ed è grazie ad esse che abbiamo potuto recuperare preziose informazioni sulla vita e la società dell'Etruria!
Il mar Mediterraneo, intorno al 550 a.C., oltre 2.500 anni fa, fu travolto da grandi eventi. L’irrefrenabile avanzata dei Persiani nell'Asia minore (odierna Turchia) costrinse infatti i Greci della Ionia e, in particolare, quelli di Focea che vivevano da generazioni lungo le coste della Turchia, a migrare in Occidente. Alcuni si diressero verso un’area che già frequentavano e dove decenni prima avevano fondato colonie come Marsiglia, altri vennero accolti dagli Etruschi altri, infine, si scontrarono in una terribile battaglia navale con questi ultimi presso Aleria, in Corsica, e furono costretti a ripiegare in Magna Grecia, dove fondarono la celebre città di Velia.
Fu quindi da questa mescolanza culturale che trasse origine lo stile cosiddetto “ionico” che dette straordinari frutti in alcune delle opere più rappresentative dell’arte etrusca come le più antiche tombe affrescate di Tarquinia, le lastre dipinte di Cerveteri o capolavori della scultura in terracotta del livello del Sarcofago degli sposi o dell’Apollo di Veio sui quali torneremo nelle prossime schede!
Per conoscere le necropoli degli Etruschi, in questa sezione dell'audioguida vi porteremo prima a Tarquinia e poi a Cerveteri. Seguiteci!
Testo Tiziana Galletti, revisione Luca Mazzocco, voce narrante Elisa Bonacini