3. La Chiesa di Santa Maria di Gesù
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Benvenuto nel cuore pulsante del Complesso: la maestosa Chiesa. Fermati nell'area presbiteriale e lasciati avvolgere dalla sua storia affascinante e dalle sue origini straordinarie: ti parleremo della sua storia in questa terza parte dell’audioguida!

I lavori di costruzione della primitiva Chiesa di Santa Maria di Gesù, denominata dalle fonti più antiche piccola cappella, conforme all’ideale voluto del Beato Matteo, continuarono ininterrottamente fino al 1430. Sappiamo che nel 1426, Nicola de Playa, cittadino palermitano e devoto del Beato, lasciò per testamento tutte le pietre necessarie per la costruzione della casa francescana.

La sua aula, di modeste dimensioni, illuminata da quattro piccole finestre, si collega all'area presbiterale attraverso un arco reale a sesto acuto in pietra a vista. Nel presbiterio, sormontato da un tetto a capriate, era collocato l'altare e dietro di esso si trovava lo spazio riservato ai frati per la loro preghiera liturgica; un altro arco in pietra a vista a sesto acuto collegava il presbiterio e l'abside.

Nel centro dell’abside c’era una monofora tipicamente quattrocentesca, con il monogramma del Santissimo Nome di Gesù sul lato esterno. Nell'arco trionfale era appesa la prima croce dipinta della Sicilia Occidentale, databile alla prima metà del 1400. Quest'opera, con capicroce polilobati, raffigurante sul recto il Cristo Crocifisso e sul verso il Risorto, è attribuita al Maestro di Galatina ed è attualmente conservata alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis.

Il portale maggiore era in corrispondenza della colonna al centro della navata. Esso era preceduto da una "pinnata” o portico, all'interno della quale, sul lato destro, si trovava una scala di otto o nove gradini che conduceva al chiostro, situato ad un livello più alto rispetto a quello della chiesa.

Dopo la morte del Beato Matteo, nel 1484 i frati decisero di concedere il portico o “pinnata” della Chiesa al commerciante Gaspare Bonet perché vi edificasse la sua cappella cimiteriale.

La porta principale della chiesa divenne così cieca, perché non permetteva più il passaggio verso l'esterno. Cosa comportò questa modifica? Si ritenne indispensabile un'altra porta simile alla prima, nell'unica parete libera della chiesa, esattamente di fronte all'altare della Beata Vergine Maria, quasi per permetterle di benedire la città di Palermo.

Numerose furono le modifiche nel corso dei secoli. Con l’intervento di restauro del 1972, infatti, la Chiesa è stata ampiamente modificata. L’altare maggiore fu rialzato su dei gradoni in marmo, fu eliminato l’altare in marmi mischi al di sotto di S. Maria di Gesù, furono eliminati alcuni monumenti sepolcrali che occupavano la navata centrale e infine fu restaurata la pavimentazione con l’inserimento di un cotto al posto delle lapidi, così come lo puoi vedere oggi. Dopo l’incendio del 25 luglio 2023, che ha distrutto la Chiesa, rimaniamo in attesa di un straordinario intervento di ripristino.

Guarda ora l’affresco dell’abside e preparati ascoltare la sua storia!

 

Voce narrante fra. Vincenzo Bruccoleri.

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Convento e Chiesa di Santa Maria di Gesù: I luoghi di San Benedetto il moro

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Il Convento di Santa Maria di Gesù - Santuario San Benedetto il Moro, fondato nel 1426, si trova a Palermo, alle pendici di Monte Grifone.

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