A quale tempio apparteneva quest'unica imponente colonna, che è stata soprannominata "Fuso della Vecchia"?
Al Tempio G, l'ultimo, più a nord, dei templi E ed F, e il più monumentale della collina orientale dell'antica città di Selinunte!
Oggi, di questo edificio potete vedere soltanto ruderi, ma vi bastano per capire come fosse davvero il più grande dei templi selinuntini ed anche uno dei maggiori del mondo greco!
La sua costruzione durò più di 100 anni, ma i Selinuntini non arrivarono nemmeno a vederlo completo, quando la loro città fu distrutta dai Cartaginesi, nel 409 a.C., oltre 2400 anni fa!
Cosa ci raccontano questi ruderi? Cosa sono riusciti a comprendere gli archeologi, studiando queste rovine?
Anche qui, come per tutti i templi greci, la facciata era orientata ad est, ma era più monumentale: ben 8 colonne decoravano i lati brevi e 17 quelli lunghi!
Osservate i resti delle colonne che giacciono scomposti fra le rovine: erano formate da blocchi sovrapposti, i rocchi. La maggior parte di questi rocchi sono lisci, mentre alcuni sono scanalati.
Come mai questa differenza, vi chiederete! In realtà, la costruzione del tempio impiegò così tanto tempo che le colonne rispecchiano due stili diversi: quelle scanalate sono le più antiche.
All'angolo del tempio è visibile a terra un capitello ribaltato, pezzi di trabeazione e rocchi di colonne.
Lo sapete che era tanto grande, che lo si può paragonare ad un campo di calcio?
Anche qui, per entrare nel tempio si salivano i gradini di cui era formato il crepidoma; superate le colonne, si entrava nel pronao, una specie di ingresso del tempio, attraversando un'altra fila di 4 colonne che lo decoravano.
Dal pronao si accedeva alla cella, il cuore dell'edificio di culto. Anche la cella era la più monumentale di tutte: era divisa in 3 navate da 2 file di colonne su livelli sovrapposti e ogni navata aveva una porta con un cancello.
In fondo alla navata centrale, sollevata su un gradino, c’era una camera riservata alla statua della divinità.
Sul retro della cella e dell'intero edificio, opposto al pronao, anche qui c’era l'opistodomo, uno spazio coperto, delimitato a destra e a sinistra dal prolungamento dei muri e chiuso da 2 colonne, cui si accedeva soltanto dall’ingresso posteriore del tempio, sul lato Ovest.
Cosa rimane delle decorazioni di questo monumentale edificio? Ben poco in realtà!
Tra i resti del tempio è stato rinvenuto solo un frammento di una scultura di un gigante.
A chi, fra gli dèi greci, era dedicato questo edificio così monumentale? Ovviamente a Zeus, il padre degli dèi!
Scopriamo insieme cosa hanno trovato qui gli archeologi, per attribuire questo tempio proprio a Zeus!
Questa scheda è stata realizzata dagli alunni della classe 5 C del plesso "G. Lombardo Radice" seguiti dalle insegnanti G. Gullo, E. Messina, M. Mistretta, F. Salvo, A. Sanfilippo.
La voce narrante è di Alessia Guarino.