Dovete sapere che il culto della reliquia di Sant'Anna è collegato a una storia leggendaria. Si dice, infatti, che un muto indicò a Carlo Magno il luogo dove si trovava la tomba della Madre di Maria, allorché il re, curioso, la fece aprire, ritrovando il corpo.
Un Ventimiglia ottenne una parte del cranio in cambio di terreni e denari. Quando la famiglia si trasferì da Geraci a Castelbuono, portò con sé la reliquia, che divenne il sacro tesoro della famiglia nobiliare, e che contribuì a denotare, ancor di più, la loro importanza.
Ma, nel 1603, un prete che voleva ricostruire il corpo di Anna, rubò la reliquia e venne ritrovata 10 anni dopo nel monastero di Santa Lucia a Palermo. Da allora si celebra la festa dedicata alla Santa dal 17 al 27 luglio, che comprende 9 giorni di novena e i rimanenti giorni la festa ufficiale.
Sant'Anna apparteneva alla famiglia di David, figlia di Mathan ed Emerenziana: era l'ultima di quattro figli che diedero i natali a molti Santi. Ricevette un'educazione eccelsa perché era predestinata nei consigli dell'Altissimo e crescendo, negli anni, si evolveva in lei l'idea di virtù grazie alla costante preghiera.
Poter vedere e ammirare al nostro Castello la reliquia di Sant'Anna, è per noi castelbuonesi un privilegio e motivo di grande orgoglio.
Adesso andiamo a conoscere più da vicino il Culto della nostra Santa Patrona.
Questa audioguida è stata realizzata dagli studenti della classe 3C dell'Istituto d'istruzione superiore "Luigi Failla Tedaldi" di Castelbuono, come progetto di Alternanza Scuola Lavoro svolto presso il Museo Civico di Castelbuono sotto di coordinamento di Costanza Carzo. Hanno lavorato a questa guida Capitummino Fabrizio, Gentile Luciana, Giambelluca Paolo, Marchese Danilo, Martorana Francesco, Meli Davide, Ortoleva Christian, Patti Anna, Sarrica Giovanni Luca (Gianluca) e Schicchi Claudio.
La voce narrante di questa introduzione è di Claudio Schicchi.
Questa guida fa parte del progetto Sicilia Beni Culturali per izi.TRAVEL coordinato da Elisa Bonacini, Università di Catania.