Area archeologica e Antiquarium di Gibil Gabib (Caltanissetta)
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Gibil Gabib è il nome - dall’arabo Gebel Habib - di un centro indigeno ellenizzato a Sud della moderna città di Caltanissetta, collocato su un'altura che domina da Ovest la valle del fiume Salso.

Si può visitare il sito su prenotazione: qui è visibile una capanna della tarda età del Bronzo, una parte dell’abitato scavato negli anni sessanta del secolo scorso dall’archeologo Dinu Adamesteanu e un torrione di difesa della poderosa cinta muraria fortificata, databile alla metà del VI secolo a.C. E' questa l'epoca in cui l'insediamento cadde nell’orbita di Agrigento, che lo trasforma in phrourion ovvero un avamposto militare fortificato, a difesa del proprio territorio.

Lungo i ripidi costoni rocciosi della montagna su cui sorge Gibil Gabib, si trovano le necropoli con le sepolture scavate nella roccia; di esse alcune sono del tipo a grotticella artificiale e risalgono all’età del Bronzo, mentre quelle riferibili all’abitato di epoca greca sono del tipo a fossa e hanno restituito corredi costituiti da numerosi vasi sia di importazione, soprattutto dall'Attica in Grecia, che locale. Sulle pendici orientali si è rinvenuta un’altra necropoli con tombe a fossa e ustrina - ovvero i punti in cui si incenerivano i morti nel rito della cremazione - utilizzata nel IV secolo a.C. I corredi funerari sono costituiti da ceramica tipica dell'epoca ellenistica, quella siceliota a figure rosse e quella a decorazione policroma nello stile cosiddetto di “Gnathia”.

Potrete ammirare i reperti archeologici qui rinvenuti proprio nell'Antiquarium all'ingresso del sito.

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