Cari amici viaggiatori, poco distante da Caltanissetta si trova un incantevole borgo rurale semi-abbandonato situato a 459 m sul Monte Pisciacane, Borgo Santa Rita.
Un tempo era nominato Borgo Pisciacane, proprio per il monte sul quale è abbarbicato.
Poi gli venne attribuita la denominazione in onore all’attuale Santa Patrona.
Borgo Santa Rita nasce come frazione del territorio di Caltanissetta e sorge proprio su questa modesta altura fra i comuni di Delia e Sommatino.
Il borgo, abitato ormai da pochissimi abitanti (pensate 10 in tutto!) dediti soprattutto all'agricoltura, all’allevamento ed alla pastorizia, nasce nel 1895, per volontà della famiglia dei Baroni La Lomia-Bordonaro di Canicattì, che possedevano i feudi Pisciacane e Draffù.
Il Barone lo edificò a cavallo fra i due suoi feudi e lo dedicò alla moglie Rita. Per questo, fece anche costruire la chiesa consacrata a Santa Rita, che appunto dà oggi il nome al borgo.
Dovete sapere che il villaggio fu proprio progettato e realizzato come una piccola entità autonoma, sia economica che sociale. Infatti, oltre alle abitazioni dei coloni, il Barone fece costruire una scuola, che era adibita anche a stalla, un magazzino sociale ed una chiesa.
Ripercorrendo i vicoli di questo meraviglioso borgo non potrete non lasciarvi attrarre da quel fascino dell’antico che emana, con le sue costruzioni rurali e con quelle speciali tradizioni agricole a cui è molto legata.
In particolare rimarrete incantati dall’attuale chiesa, dalla facciata rosa da cui si staglia un aguzzo campanile visibile da buona parte del circondario, che domina il borgo dall’alto, preceduta da una scenografica scalinata. La facciata della chiesa, posta sulla sommità, presenta un grande portale d’ingresso ad arco a tutto sesto con modanature lineari nell’architrave, un elegante edicola aggettante dove è posta la statua della Santa Patrona e un timpano triangolare posto come coronamento. L’interno, invece, è caratterizzato da un semplice impianto ad unica navata a pianta rettangolare. Qui potrete ritrovare la statua della Santa che viene portata in processione il 22 maggio di ogni anno.
Dovete fare un salto anche al vicino palazzotto La Lomia, la residenza dei baroni dove si aggregavano anche le famiglie del circondario e dove oggi potrete, invece, visitare i locali che ospitano il Micromuseo immateriale del grano e del pane. Ne avrete certamente sentito parlare!
La riconversione del palazzo baronale a nuova destinazione d’uso nasce da un progetto che vuole promuovere i saperi del grano con la memoria delle tradizioni, molto viva qui nel Borgo Santa Rita.
Un’altra particolarità che non potrete assolutamente perdere, una volta giunti al borgo, è quella della principale tradizione: qui infatti si produce il pane artigianale, fatto in casa con grande maestrìa!
Proprio la tradizione del pane è molto sentita dagli abitanti del luogo, poiché il territorio è ricchissimo di diverse varietà di frumenti antichi. Con questi vengono prodotti non solo il pane ma anche diverse varietà di pasta e di pizza!
Questa tradizione è stata ripresa e portata avanti dal giovane panificatore Maurizio Spinello che con grande passione, costanza e dedizione viene ancora oggi a mantenerla viva.
Infatti nel 1999 gli fu concessa la licenza di realizzare una panetteria, l’antico Forno Santa Rita, dove con grande manualità e con una vasta cerchia di collaboratori, Spinello produce ottimo pane biologico realizzato senza lievito di birra e con diverse tipologie di grani antichi, attraverso un lavoro di molitura a pietra e cottura nel forno a legna. Con le specialità tipiche del luogo, realizzate con ingredienti locali avrete tanto di cui gustare!
Beh che aspettate! Accorrete numerosi!
Lo scenario di questo magico borgo, che vi suggestionerà soprattutto per la sua posizione strategica e per il magnifico panorama che offre, attende solo voi!
Buon viaggio!
Testo e voce narrante di Carla Librizzi