Prima di parlarvi della Chiesa Madre farò una breve premessa circa il luogo in cui ci troviamo. Siamo a Capaci un piccolo comune siciliano in provincia di Palermo.
In quanto zona costiera, questo paese è stato in passato più volte minacciato dalle incursioni saracene che col tempo hanno portato al lento decadimento di Capaci. È stata proprio questa condizione di degrado e disperazione che ha spinto gli abitanti a rifugiarsi nella fede e ben presto fu richiesta l’edificazione della famosa Chiesa Madre.
Dovete sapere che la prima struttura risaliva al 1573 ma già sul finire del 1600 era divenuta fatiscente, pertanto fu necessario adoperarsi per costruirne una nuova. La storia locale racconta che il paese di Capaci è stato a lungo governato dai conti Pilo i quali, prima di Ignazio V, si erano sempre rifiutati di approvare i progetti per dar vita alla nuova chiesa. Sarà proprio grazie al conte Ignazio che il 25 marzo 1741 la Matrice verrà aperta al culto e dedicata a Sant'Erasmo Vescovo e Martire.
Andiamo ora a curiosare sull'aspetto architettonico e artistico che caratterizza la nostra chiesa. Come avrete immediatamente modo di apprezzare, la sua è una facciata barocca abbellita da una scenografica scalinata a tenaglia con basole in marmo di Billiemi. Possiede tre ingressi e sul principale, quello al centro, è posta la lapide marmorea di dedicazione.
E non dimentichiamo il campanile. Esso sorge sul lato sinistro, ha una forma perfettamente quadrata, suddivisa all'esterno in piani. Si pensa che originariamente sia stato eretto con la funzione di torre di avvistamento e di allarme, vista la posizione stessa non lontana dal mare.
Ora passiamo a dare un’occhiata all'interno. La pianta ha una forma ottagonale ed è divisa dalle tre canoniche navate. La chiesa è ricca di opere d’arte ma ciò che spicca è, senza alcun dubbio, l’ampia volta che sovrasta la navata centrale. Se alzate lo sguardo, noterete che essa è decorata da meravigliosi affreschi risalenti al 1744 e attribuibili al pittore Giuseppe Tresca da Sciacca.
Ma entriamo nel vivo di questi affreschi: al centro è raffigurato il trionfo e l’Incoronazione della Vergine. Intorno a questo, suddivisi in otto piccoli riquadri ovali, si ritrovano personaggi maestosi e imponenti dell'antico testamento come Abramo, il profeta Isaia, il Re Davide e il Re Salomone.
Oltre che agli affreschi vi invitiamo a rivolgere l'attenzione anche alle tre cappelle e alle pregiate statue in legno che arricchiscono la chiesa. Nella cappella principale del SS. Sacramento è collocato lo splendido Crocifisso ligneo seicentesco realizzato da Frate Innocenzo da Petralia, mentre nelle altre due ritroviamo delle grandi tele attribuite alla scuola del Tresca, sempre da Sciacca.
Per quanto riguarda le statue in legno, dovete sapere che quella dell’Addolorata, risalente al 1500, viene esposta solo durante il periodo della Quaresima, quindi se vi trovate a passare da Capaci in quel periodo non esitate a visitarla!
Quella lignea, anch'essa cinquecentesca, di Sant'Erasmo è il manufatto artistico più antico del paese, mentre la terza, pure in legno, raffigurante San Giuseppe, si data al 1816 ed è attribuibile a Girolamo Bagnasco.
Testo e voce narrante di Alessandra Greco