La chiesa di San Gregorio Armeno dà il nome alla strada in cui è situata, molto famosa anche per essere la via dei presepi, importanti sono anche il convento ed il chiostro, in stile barocco. San Gregorio Armeno era un patriarca dell’Armenia, le sue reliquie giunsero a Napoli grazie alle monache basiliane che erano in fuga dall’Oriente, le quali fondarono il convento. La chiesa di San Gregorio è anche nota come chiesa di Santa Patrizia, anch’essa protettrice di Napoli oltre a S. Gennaro, infatti è possibile visitare anche le sue spoglie nella chiesa. Anche il sangue di San Patrizia è soggetto alla liquefazione come quello di San Gennaro. Dopo il Concilio di Trento (1545-1563), il convento fu modificato e divenne di clausura per questo furono realizzate le famose“ruote”, cioè gli unici strumenti che permettevano il passaggio di cibo dato che le suore non potevano avere contatti con il mondo esterno. All’interno si può accedere al famoso chiostro realizzato da Giovanni Vincenzo della Monica, uno spazio da usare nel tempo libero o come orto. In seguito fu aggiunta una fontana in stile barocco che aveva anche 2 statue che rappresentavano Cristo e la Samaritana. Tra i vari ambienti è presente anche il Coro delle Monache situato al piano superiore e separato dalla chiesa mediante una grata di ferro, perché le suore dovevano assistere alla messa nascoste. Nel monastero furono realizzate le “scale sante”, secondo la tradizione infatti, ogni venerdì di marzo le monaco dovevano salire lungo la scalinata in ginocchio.