La Chiesa di San Francesco o del Convento dei Frati Minori, fu ricostruita nel 1602, con il recupero dei materiali della chiesa di Santa Maria extra moenia, come si comprende dal sopraporta - che rappresenta il simbolo delle mani giunte dei francescani, in cui si legge la data del 1432 e il nome dell’artista che lo scolpì, Gaspar de Ismiriglia. Il portale del ‘400 venne completato in epoca successiva, mentre nelle porte laterali si leggono altre date perché la Chiesa venne realizzata in più anni. Attaccato alla chiesa troviamo il campanile costruito nella stessa epoca e l’orologio meccanico che ha la particolarità di suonare prima i quarti e poi le ore. Proseguendo si notano i resti dell’ex convento e l’ex chiostro di cui residua una sola colonna posta sul muro laterale, frontistante la chiesa. All’interno della chiesa, a tre navate, si notano otto colonne monolitiche lisce, con archi a sesto acuto. Al centro l’altare maggiore costruito nel 1689 con un disegno dell’Eterno Padre. Il pavimento dell’altare conserva ancora i mattoni di Valencia, mentre il resto della chiesa ha il pavimento in rosso di S. Marco e pietra locale. Nell’altare laterale a destra, si trova la statua in legno di S. Paolo del 1658, scolpita dall’artista locale Sebastiano Leone ed dorata da Giuseppe di Giovanni. Nell’altare laterale a sinistra si trova il gruppo marmoreo di San Francesco e Frate Leone commissionato nel 1535 ad Antonello Gagini ed eseguito dai suoi figli. Sulla parete laterale sinistra è affisso un Crocifisso seicentesco, opera di Fra’ Umile di Petralia (al secolo: Giovan Francesco Pintorno). Nella navata destra attualmente è riposto il fercolo o vara, del Santo patrono San Sebastiano, restaurato nel 2004. Dietro è visibile la statua di S. Cataldo antico patrono della città prima di S. Sebastiano. Il soffitto in legno - in cui risaltano le figure di S. Antonino, S. Francesco e dell’Immacolata, è stato decorato dal celebre pittore Giuseppe Tomasi, vissuto a Tortorici nel ‘600.