Patrimonio UNESCO dal 2002
In seguito al terremoto della Sicilia orientale nel 1693, interi centri come Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli furono ricostruiti secondo i canoni del tardo Barocco dopo il 1693.
Oggi la visita del sud est è una tappa imprescindibile del tour di Sicilia.
Sulla parte alta della città di Palazzolo Acreide si trova la zona archeologica con i resti dell’antica Akrai, fondata dai siracusani nel 664 a.C., oltre 2600 anni fa.
Ci si stupisce di fronte alla grandiosità della chiesa di San Sebastiano, ricostruita dopo il terremoto del 1693, con la scenografica scalinata che aggiunge fascino alla facciata a tre ordini.
Lungo il corso Vittorio Emanuele i palazzi barocchi ricordano la presenza delle famiglie nobili e maggiorenti di una città per nulla di provincia: come quello dell’archeologo Iudica, della fine del ‘700, il secentesco Palazzo Pizzo, fino a giungere alla Chiesa dell’Immacolata, che ospita un capolavoro rinascimentale di Francesco Laurana, una Madonna col Bambino, datata 1471, quindi la Chiesa San Michele Arcangelo e poco oltre la Casa Museo Antonino Uccello realizzata dall’etnologo siciliano nel settecentesco Palazzo baronale Ferla-Bonelli. Nella parte bassa, si trovano la Chiesa Madre San Nicola e la Basilica di San Paolo, con la sua caratteristica facciata a torre a tre ordini con pronao.
Ci piace finire il giro della città con la stupenda facciata in barocco siciliano della Chiesa dell’Annunziata con colonne tortili binate, talmente decorate da ricordare dolci architetture di frutta martorana. Per questa chiesa pare fosse stata commissionata l’Annunciazione di Antonello da Messina, adesso custodita presso il Museo Bellomo di Siracusa.
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