Rovato, 23 novembre 1869 - 12 marzo 1942 - Compositore.
Diplomato a Milano in organo; si dedicò anche al violino. Fu un valente improvvisatore all'organo sia come contrappuntista che come melodista. Per tre anni fu organista a Sarnico (BG), poi passò altri tre anni a Parma, indi ritornò a Rovato dove tenne il posto di organista e di direttore della Schola Cantorum per ben 42 anni. Essendo egli per natura cieco, diede tutto se stesso alla musica sacra, per la parrocchia. Si dilettò anche nell'arte poetica, e dalle sue poesie traspare il suo sensibile sentire per le cose belle e per elevatezza di pensiero. E’ ancora vivo il ricordo di un avvenimento che lo riguarda. Per il Centenario di S. Carlo (protettore di Rovato) venne invitato l'Arcivescovo di Roma; alla fine della celebrazione della Messa, la folla aspettava all'uscita l'Arcivescovo. Il parroco disse al prelato “Eminenza, la folla vi attende di fuori”, rispose l'Arcivescovo “No, prima di uscire desidero conoscere il vostro esimio organista; Roma, città eterna, non ha avuto qualcosa di simile”. Il maestro Curti venne accompagnato davanti al Prelato, il quale vedendo gli occhi dell'organista spenti, ne rimase fortemente commosso. Nonostante egli fosse molto povero, ben poco pretese per se stesso. Animo generoso, molte volte donava la sua arte ogni qual volta sapeva di fare del bene. Alla morte volle con sé la sua musica nella tomba (esempio più unico che raro), questo testimonia il suo grande amore per la musica e per ciò che la sua anima l'aveva ispirato a scrivere. Al tempo della sua morte, mentre la bara usciva da casa, accadde un fatto molto singolare: dalla sua casa molte persone hanno giurato di aver udito il vecchio pianoforte mandare dei suoni, nonostante il pianoforte fosse chiuso. Compose varia musica, di vario genere. Infine in occasione dell'inaugurazione della Croce posta sul monte Orfano, compose l'inno alla Croce, per banda. A lui è stata intitolata la fonoteca della Biblioteca Comunale di Rovato (4 novembre 2013).