Nella zona prospiciente la futura nuova scuola elementare, fu costruita la Casa del Balilla, attrezzatura pedagogico-sportiva promossa dall’ONB - Opera Nazionale Balilla. L’area, scaturita dalla colmatura del fossato delle mura cinquecentesche a fine Ottocento, fu concessa nel 1931 dal Comune all’ONB su richiesta del commissario della sezione locale, il conte Carlo Cicconi Massi. La scelta del sito ricadde su un luogo urbano rappresentativo del potere: la zona offriva, infatti, aree per lo svolgimento di manifestazioni e la messa in scena di parate militaresche.
Nell’ottobre del 1937 il Partito Nazionale Fascista incorporò l’Opera Nazionale Balilla rinominandola GIL - Gioventù Italiana Littoria, con il ruolo istituzionale di struttura educativa e responsabile del reclutamento della gioventù cittadina. Sul piano costruttivo, l’originario organismo della Casa del Balilla fu assorbito dal nuovo, mantenendo la stessa tecnologia in muratura. Una volontà chiara di accentuare il valore monumentale e l’imponenza del nuovo edificio si esprime attraverso il rivestimento in lastre sottili di travertino su tre lati.
Alla fine del 1940 l’edificio fu utilizzato come convitto per giovani. Tale funzione fu mantenuta sino alla metà degli anni ’70 quando cadde in disuso per la chiusura dell’istituzione.
Rimase inutilizzato sino al 1995 quando l’amministrazione di Senigallia manifestò l’interesse di utilizzarlo come sede di uffici comunali con un progetto approvato nel 2004.