Fontana Pretoria
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Procedendo lungo la via Maqueda, alle spalle dei Quattro Canti si apre la Piazza Pretoria.
Qui potrete ammirare la Fontana Pretoria, al centro della omonima piazza.

Essa fu costruita nella seconda metà del 1500, su commissione del nobile spagnolo Don Luigi Toledo che voleva abbellire la propria villa a Firenze. Ma alla morte di costui, il figlio, indebitato, la mise in vendita. Ed è così la fontana arrivò nella nostra Palermo, abbellendo Piazza Pretoria.

All’esterno sono rappresentati i quattro fiumi di Palermo, nel secondo livello, le statue di divinità greche come Venere, Apollo, Bacco e, al centro eroi greci come Vertumno, Orfeo.

Cavalli marini, sirene, delfini rendono ancor più magica l’atmosfera che si respira attorno la fontana. Al centro, l’acqua sgorga da un putto, il Genio di Palermo.

Le statue danno un senso di movimento e rendono lo spettatore partecipe delle loro azioni.

Sapevate che la fontana pretoria venne anche chiamata Fontana della Vergogna a causa della nudità delle statue che la compongono?

Osservate la statua che rappresenta una donna abbandonata ad un cavallo: essa fa riferimento ad una leggenda che riguarda la Regina di Napoli Giovanna d’Angiò, donna dai facili costumi tale da concedersi ad un cavallo.

Una curiosità: per la sua importanza e la sua bellezza, le poste italiane nel 1900 dedicarono alla piazza un francobollo da venticinque lire.


Il testo è stato redatto da: Caserta Sarah Noemi, Raffo Ottavia, Barbaraci Matteo
La voce narrante di questa scheda è di Caserta Sarah Noemi.

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Un progetto di partecipazione collettiva alla valorizzazione dei beni culturali siciliani coordinato da Elisa Bonacini.

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