La frazione di Torretta - Granitola, dai saraceni detta “Al Balat”, fu proprietà del principe Diego Aragona Cortez. Essa si estende su una ridente scogliera a sud-ovest di Campobello di Mazara, da cui dista 12 Km circa.
Si tratta di un antico borgo marinaro, che vi saprà accogliere come ridente località balneare. Qui da tutto il mondo giungono appassionati di immersione, che hanno la possibilità di praticare la pesca subacquea, ma anche amanti del surf e del windsurf, mentre tanti altri sono semplicemente attratti dalla pace e dalla bellezza del luogo.
La zona ha una storia ben più lontana nel tempo!
Circa 2700 anni fa, questo sito era stato prescelto nella realizzazione di quella catena di fornaci che costituiva il circuito di segnalazioni ottiche adottato dai Fenici per il commercio nel Mediterraneo. I Fenici avevano creato nella Sicilia occidentale una serie di postazioni che comunicavano tra loro con segnali luminosi.
La località prende il suo nome da due torri che avevano la funzione di segnalare la presenza di navi sospette mediante segnali di fuoco e di fumo. La prima torre, di forma cilindrica, detta "Torretta di Mazara", venne costruita con pietre tufacee informi supportata da un basamento a forma di cono. E' pavimentata in cotto e una scala esterna in muratura immette al primo piano. La seconda, vicinissima al mare, è detta "Sorello", dal nome del promontorio "Saurello" oggi detto Granitola, e tramandata con il nome di "antico faro". E' una costruzione snella, a forma di tronco di cono con la volta a botte anulare.
Nella frazione sorgeva anche un’antica tonnara, utilizzata per la mattanza del tonno che in quelle acque si riproduceva. Nell’immediato dopoguerra la tonnara passò ad Attilio Amodeo di Trapani che vi costruì accanto uno stabilimento ittico per la lavorazione e commercializzazione del tonno pescato, attività che assicurò per alcuni decenni lavoro a decine di famiglie. Oggi la tonnara è divenuta sede del Centro Nazionale delle Ricerche.
Visto che il borgo ospitava stabilmente le famiglie dei pescatori, sorse la necessità di assicurare nella zona i servizi religiosi. Si realizzò per volere del principe Aragona Pignatelli Cortes una chiesa dedicata a Maria Santissima delle Grazie.
Il boom economico degli anni '60 del secolo scorso determinò il decollo della borgata, che nel giro di un decennio si trasformò da borgo marinaro in un ridente villaggio di mare.
A circa un chilometro dal centro abitato di Torretta - Granitola, su un capo roccioso chiamato Capo Granitola, si erge il faro: una torre alta 38 m sul livello del mare la cui costruzione fu iniziata nel 1855 e fu completata dopo sette anni.
Il faro è guida e richiamo per le imbarcazioni di transito e i suoi segnali luminosi sono visibili fino a 23 miglia marine.
La zona rimane oggi sempre un luogo affascinante per la sua selvaggia bellezza dove crescevano indisturbati ciuffi d’agave accanto ai magnifici vigneti ,qua e là lande rocciose arse dal sole popolate dalla palma nana e da asparagi selvatici.
La voce narrante è di Laura Leone.