Gianduiotto da Farmacia del Cambio
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Tipico cioccolatino piemontese a base di gianduia con forma rettangolare. Solitamente è avvolto in carta dorata.
È incluso tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi ed è candidato al riconoscimento dell’identificazione geografica protetta con la denominazione Giandujotto di Torino.

Il gianduiotto venne prodotto per la prima volta dalla società dolciaria torinese Caffarel e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja, da cui prende il nome, che distribuiva per la città il cioccolatino. Le sue origini si riducono a motivazioni storico-politiche precise: con il blocco napoleonico le quantità di cacao che giungevano in Europa erano ridotte e con prezzi alti ma la richiesta era sempre alta. Michele Prochet decise allora di sostituire in parte il cacao con la nocciola tonda gentile delle Langhe (molto presente sul territorio). L’impasto è composto non solo da cacao ma anche nocciole, zucchero e burro di cacao.

Il gianduiotto fu il primo cioccolatino confezionato singolarmente.

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