I Branciforti e il Castello di Falconara
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Nel territorio di Butera, sulla costa centro-meridionale della Sicilia, in una location mozzafiato, su un promontorio circondato dal verde, sorge il castello di Falconara.
Dovete sapere che questo castello si sviluppò intorno al nucleo originario di una torre, che difendeva il "caricatore", piccolo porticciolo usato per i commerci, ma faceva parte del più grande sistema costiero di difesa delle coste, risalente già al 1400 e poi rinforzato con l'imperatore Carlo V nella seconda metà del 1500.
Intorno a quella torre originaria si sviluppò il castello di Falconara, che fu a lungo proprietà dei Santapau, fino a quando un matrimonio, quello tra Ponzio Santapau e Isabella Branciforte di Mazzarino, segnò il passaggio di proprietà ai Branciforti, una nobilissima famiglia d'antiche origini, di cui vogliamo qui raccontarvi brevemente la storia.
Secondo la leggenda, il capostipite di questa famiglia si chiamava Obizzo ed era un cavaliere di grande valore nell’armata di Carlo Magno. Siamo intorno all'800 d.C.
Durante una battaglia tra i Franchi e i Longobardi, il prode Obizzo si trovò a difendere da solo le insegne e la bandiera del suo re contro gli avversari. Alla fine rimase con entrambe le mani mozzate, mentre fieramente continuava a tenere alta la bandiera. È da qui che prese il cognome di Branciforti: non a caso nello stemma viene raffigurato un leone rampante, simbolo di forza, con le zampe mozzate. Per questo suo atto di eroismo e fedeltà, Obizzo sarebbe diventato Alfiere generale dell'esercito del Re e in compenso avrebbe ottenuto la città di Piacenza.
Storia o leggenda, i Branciforti vengono proprio da Piacenza!
Ma come arrivò dunque questa famiglia in Sicilia?
A stabilirsi definitivamente qui furono prima Aloisia e poi Guglielmo Branciforti. Venivano infatti proprio da Piacenza e Guglielmo, quando morì, lasciò i territori piacentini ai figli, e le terre in Sicilia ai suoi nipoti, figli di suo fratello Stefano.
Nel 1540 ne ebbe investitura Ambrogio Santapau Branciforti, che fu poi il primo principe di Butera. Il castello fece parte per un lungo periodo di tempo alla contea di Butera e così l’appartenenza dei due castelli allo stesso territorio diede vita ad una leggenda: si narra che un lunghissimo tunnel sotterraneo collegasse il Castello di Butera alla costa buterese, cioè arrivasse fino al Castello di Falconara. 
Sapete perché poi si chiama così?
Nella Torre, sin dall'inizio, si allevavano i falconi e così fecero i Santapau prima e i Branciforte dopo, mantenendo questa attività inalterata nel tempo, tanto che il Castello stesso ne ebbe il nome.
Dopo secoli di dominazione, nel 1848 il marito dell’ultima discendente dei Branciforti, rimasto vedovo, vendette il castello, che così passò alla famiglia di Antonio Chiaramonte Bordonaro.
Da allora, questo maniero è stato restaurato e rimaneggiato al punto da renderlo una delle più importanti residenze di lusso e location per eventi siciliani.

Testo e voce narrante di Sara Miccichè

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