Il Baglio Chiarelli-La Lumia
Overview
Reviews 0

Il Baglio Chiarelli-La Lumia è posto in contrada Manostalla-Sicciarotta e la sua edificazione è fatta  risalire all'inizio dell'Ottocento. Ebbe come ultimo proprietario il barone Stefano Chiarelli-La Lumia o Lomia che, oltre a ereditare i possedimenti di famiglia, ereditò quelli di una ricca zia.

I suoi possedimenti spaziarono dalla provincia di Trapani a quella di Palermo e comprendevano anche la villa con l'elegante costruzione che era stata costruita nel 1883 dal barone Giuseppe Pajno di Luccoveni, oggi sede della Prefettura di Palermo.

Alla sua morte, essendo figlio unico e in assenza di eredi diretti, il casato Chiarelli-La Lumia si estinse.
La struttura del baglio è a pianta rettangolare con orientamento nord-sud, a due corti, quella padronale e quella contadina.

Essendo stato costruito in un periodo in cui le incursioni barbaresche erano divenute rarefatte, sul prospetto sono presenti i balconi dell’appartamento padronale e finestre dei magazzini. Nella corte contadina, schiere di costruzioni basse, con spazi di vivibilità tra di loro, si dipartono perpendicolarmente alle mura verso il centro, per aumentare la disponibilità di ambienti per i contadini e di magazzini, dotati delle attrezzature per la molitura delle olive e per la vinificazione. Entrando dal portone di ingresso in legno, si accede, tramite un sottoportico, alla corte padronale; subito a destra, un portone in legno a due ante introduce nella scala che porta al primo piano.

Il piano nobile possiede ampi ambienti con alcune volte affrescate, anche se in precario stato di conservazione. Da stanze e terrazze si gode di una incantevole vista sulla valle e sul golfo di Castellammare.
All'estremità nord-est del baglio, c'è una chiesetta con prospetto all'esterno e con portone d'ingresso in legno a due ante, sormontato da un architrave con un rosone in rilievo. Il prospetto termina in alto con una cuspide con a centro uno stemma in rilievo. All'interno, di fronte alla porta d'ingresso, è posto l'altare, sovrastato da un'edicola senza immagine o affresco. 

All'angolo sud-est del baglio, è presente una costruzione a base quadrata con piano terra, primo e secondo piano, e terrazzo sovrastante. Il primo e secondo piano non hanno alcun ambiente abitativo ma una scala addossata alle pareti interne che consente di arrivare al secondo piano e da lì una scala esterna in ferro porta nel terrazzo da cui la vista spazia sulla vallata e sull'intero golfo di Castellammare. Si tratta di una torre, verosimilmente del Seicento e di cui si erano perse le tracce in quanto inglobata nella costruzione del baglio, che per la posizione dovette avere nella rete di torri costiere un importante ruolo di avvistamento e comunicativo, grazie alla progressione, da torre in torre, di segnali luminosi (fani) e fumogeni che venivano generati sul terrazzo. La sua recente riscoperta da parte dell'Autore è utile a ricostruire il sistema di torri difensive edificate in Sicilia tra il Quattrocento e l'Ottocento.

Testo e audioguida a cura di Salvatore Campo

Reviews

0.0

0 comments

Provided by

Balestrate 1820

Balestrate 1820

La storia di Balestrate dalle origini ai giorni nostri. Un viaggio fantastico alla scoperta di antiche tradizioni e luoghi incantati.

This story belongs to