Il Conte Cilla
Overview
Reviews 0

La morte del Cilla

Nel paese di Giuncugnano c'è un antico palazzo chiamato Palazzo Cilla.

In questo palazzo ci abitava un conte chiamato Pietro Cilla, vissuto tanti anni fa tra il seicento e il settecento.

Il Cilla quando morì venne portato al camposanto in una cassa da morto; la cassa risultò molto pesante, si dice addirittura che a portarlo ci volessero dieci uomini, allora alla gente di Giuncugnano venne un dubbio, aprirono la cassa e videro che al posto del conte c'erano grossi pezzi di legna. Come dice Arnaldo, il nostro narratore, a quel tempo c'erano già le "sette", e il conte era già stato messo da qualcuno nel camposanto.

 

La gallina d'oro

A Giuncugnano viveva una famiglia di nobili origini, i Cilla.

I Cilla erano molto ricchi infatti vivevano in un bellissimo palazzo e possedevano terre a Giuncugnano e fertili terre in Lunigiana. Secondo una leggenda popolare i Cilla possedevano vari tesori fra cui "La chioccia d'oro"

Era una gallina d' oro massiccio con 12 uova di pietre pereziosissime. Il Cilla mostrava il suo tesoro solo per le grandi occasioni, poi lo teneva ben nascosto cambiando spesso nascondiglio e inventando anche finti tesori per ingannare i malintenzionati. Infatti molte persone desideravano la gallina d'oro e la cercavano ovunque. Una volta un servitore trovò un'anfora ben nascosta e pesantissima e convinto di aver trovato il tesoro fuggi lontrano portando con se l'anfora. Quando la spezzò trovò solo sassi, forse la chioccia d'oro è ancora dentro a uno dei tanti nascondigli di palazzo Cilla.......…

 

L'impronta del Diavolo 

Il Conte Cilla era molto avaro: non faceva mai l'elemosina ai poveri e pretendeva dai suoi contadini più di quanto gli spettasse.

Tutte le sere, prima di andare a dormire, contava il suo denaro, lo accarezzava con amore. Poi lo riponeva in nascondigli segreti. Una notte, mentre stava davanti al camino ad ammirare le sue ricchezze, dalle fiamme uscì il diavolo, si fermò davanti al Cilla e gli disse:<Sono venuto a prenderti!>Il conte capì che era venuta la sua ora e, spaventatissimo, raccolse i suoi averi e li offrì al diavolo, ma lui non li accettò. Allora andò a prendere la preziosissima "Chioccia d'oro", la mise ai piedi del diavolo dicendo: <Prendi tutto quello che possiedo e torna da dove sei venuto>. Il diavolo, stizzito, rispose:<Non so cosa farmene del tuo denaro io voglio la tua anima!>Nel dir questo battè forte una zampa sul pavimento lasciando un'impronta scura e profonda nella pietra. Ancora oggi l'orma del diavolo rimane nella cucina di palazzo Cilla per testimoniare la veridicità di questo fatto.

 

Margherita e il mazzo di fiori

Pietro Cilla era molto ricco ma tanto avaro ed egoista. Sua moglie Margherita invece era generosa e caritatevole, e donava sempre qualche cosa ai poveri che bussavano alla sua porta, però doveva agire di nascosto perchè il Cilla non approvava la sua generosità. Un giorno Margherita aveva riempito il grembiule con pane, formaggio e frutta per portarlo ad una povera madre che non sapeva come sfamare i suoi bambini.

Sulla porta della dispensa incontrò il marito. Egli le chiese con tono minaccioso di mostragli ciò che aveva dentro il grembiule. Margherita lo aprì tremando di paura, ma il cibo si era miracolosamente trasformato in un bel mazzo di fiori profumati. Questi sono i miracoli della bontà!

Reviews

0.0

0 comments

Provided by

La Giubba APS

La Giubba APS

Associazione culturale che lavora nel settore delle tradizioni popolari con particolare attenzione alla letteratura orale.

This story belongs to