Dopo aver attraversato la via Lanificio in corrispondenza delle Scalette vi trovate di fronte ad un bellissimo specchio d’acqua noto fin dal medioevo come Fontanon delle Sorzive, sorgente e collettore di gran parte delle sorgive basse del fiume Fibbio.
Il suo bacino misura circa 2000 metri quadrati ed è delimitato da un argine di pietra. L'acqua sorgiva è particolarmente abbondante e non risente significativamente delle variazioni di flusso che sono diventate, invece, una caratteristica sempre più marcata delle sorgenti site nella parte alta del paese.
Le mappe antiche mostrano come nel corso dei secoli l’opera dell’uomo abbia profondamente modificato la struttura originale di questo fontanile e quella di tutta l’area circostante. Dal Fontanon avevano origine, infatti, numerosi canali lungo i quali sorsero nel 16. secolo parecchi mulini e gualchiere. A sud-est un canale collegava il Fontanon con la Peschiera, un secondo bacino tuttora esistente e visibile oltre il giardino che delimita a sud il Fontanon, mentre più a valle tutti i rivoli confluivano nel Fibbio.
Negli anni ’40 dell’Ottocento il bacino venne allargato in concomitanza con la costruzione del grande cotonificio Rederer & Grassmayr che necessitava di un’imponente quantità d’acqua per muovere una grande ruota e una turbina.
Nel 1868 il nuovo proprietario del cotonificio, il conte Turati di Milano, fece costruire un enorme caseggiato detto Camillione sul lato Sud del laghetto e visibile nella foto, edificio destinato ad accogliere gli operai dell’azienda e le loro famiglie, mentre per esigenze di produzione fece scavare un terzo bacino a fianco della Peschiera, ancora oggi esistente e ben visibile dall'immagine aerea allegata alla scheda.
L’attuale aspetto del Fontanon, dopo l’abbattimento del Camillione all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, è il risultato dei lavori eseguiti dal Consorzio Alta Pianura Veneta (ex Zerpano-Adige-Guà) nel 1997. Guardando il laghetto sulla sinistra l'antico viale d'ingresso al cotonificio con il cancello e le colonne con le iniziali L ed R della società Lane Rossi Vicenza.
Nel filmato allegato alla scheda potrete apprezzare alcuni scorci di paesaggi d’acqua montoriesi altrettanto caratteristici ma purtroppo non completamente visibili.