Il Podio Altare della Necropoli delle Pianacce
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Negli anni tra il 2007 e il 2009 il Gruppo archeologico Etruria ha messo in luce nella parte settentrionale della necropoli un’area sacra composta da un podio-altare semicircolare del diametro di 16,5 metri, costruito in blocchi di travertino a secco appoggiati al banco di roccia vergine scavato appositamente. Questo grande podio ha nel lato sud una rampa di accesso in lieve pendenza, la quale fa comprendere che l’altezza originale della struttura era al massimo di un filare o due di pietre in più di quelle attualmente conservate. La rampa doveva essere decorata con delle palmette con spirali scolpite anch’esse nel travertino, ritrovate frammentarie in prossimità della struttura.
Questo è uno dei rarissimi esempi in Etruria settentrionale di zona destinata alle cerimonie funebri in onore dei defunti delle famiglie che seppellivano nelle tombe sottostanti tra la fine del VI e il III sec. a. C. Da alcuni bassorilievi su cippi funebri di pietra fetida della fine del VI- prima metà del V si ricavano immagini che ci fanno comprendere come fosse utilizzato tale podio altare: doveva esserci una struttura lignea a quattro pali che sosteneva un tendaggio, al di sotto del quale si esponeva il morto prima di deporlo nella sua ultima dimora. Probabilmente vi si realizzavano anche parte degli spettacoli legati alla cerimonia funebre come danze, gare atletiche, di pugilato ed altri rituali.
Al di sotto della struttura si trovano le camere funebri delle tre tombe ad essa collegate, di cui la tomba a sud era stata scavata nel 1954 da Guglielmo Maetzke, mentre le altre due (nn. 13-14), i cui materiali sono esposti nell’ultima sala del Museo, hanno restituito ceramiche attiche a figure nere e rosse, cippi di pietra fetida, un gruppo cinerario e una statua maschile sempre in pietra fetida. Di tali tombe, quella centrale è stata costruita contemporaneamente al podio, in quanto la sua sepoltura più antica si data al 520 a. C., e proprio alla fine del VI sec. a. C. si collocano i reperti rinvenuti negli strati di vita della struttura. Un piccolo cippo miniaturistico, un cippo a forma di piccola casa, entrambi in pietra fetida, così come molti frammenti di cippi decorati a basso rilievo e ceramiche acrome deposte probabilmente nel corso di rituali. Il rinvenimento anche di angoli di cippi di pietra fetida tagliati fa pensare che su tale struttura venissero eseguiti anche i tagli su questi simulacri prima della loro deposizione all’interno delle tombe.
Il pannello posto sopra il recinto della struttura mostra la ricostruzione, con un’immagine realizzata da Ink Link, di come doveva essere utilizzata la struttura e come si svolgeva un rituale funebre.

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Museo civico Archeologico di Sarteano

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Il Museo accoglie i reperti delle numerosissime necropoli etrusche del territorio di Sarteano.