Il Trionfo e le sue origini
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Al giorno d’oggi utilizziamo la parola “trionfo” per indicare un successo straordinario. Leggiamo di trionfi un po' dappertutto… in politica, nello spettacolo, nella ricerca scientifica e soprattutto nello sport. E’ una delle tante parole che abbiamo ereditato dai romani. Il trionfo, nella Roma antica, era il maestoso corteo che attraversava la città per celebrare le più grandi vittorie militari. Era uno spettacolo potente e unico: la dichiarazione pubblica più altisonante della forza militare di Roma. Io sono Rasul, sono un archeologo e il trionfo mi ha sempre affascinato. Soprattutto da quando ho lavorato in uno dei luoghi più straordinari del mondo: i Musei Capitolini. Non c’è posto migliore per un incontro ravvicinato con la Roma antica, con la sua grandezza e le sue tante storie. Il museo si trova in quella piazza sopra la tua testa e ci arriverai alla fine del nostro percorso. Dovrai pazientare un po'… Tra le tante meraviglie al suo interno, mi hanno sempre affascinato due enormi muri, un po’ antiestetici a dire la verità: i resti del tempio di Giove Capitolino. L’edificio più maestoso e sacro dell’antica Roma. Delle tante storie legate al tempio, quella più bella e coinvolgente è quella del Trionfo, che culminava proprio lì. Come forse nessun’altra, racconta chi fossero e come pensassero i nostri antenati romani. Il trionfatore. Il comandante di eserciti che in quell’occasione raggiungeva uno status quasi divino. Proprio nell’area del Circo Flaminio dove ti stai recando, lui saliva su di un carro lussuoso, e dietro di lui sfilavano il bottino che aveva conquistato, i prigionieri presi in ostaggio e i suoi fidati e chiassosi soldati in marcia, armi e insegne alla mano; tutti assieme si dirigevano in corteo verso tempio di Giove Capitolino dove offrivano al dio un sacrificio solenne. Non c’è da stupirsi se generali e imperatori, nel corso della lunga storia di Roma, abbiano cercato con ogni mezzo a disposizione, le luci di questa ribalta. Per molti di loro il trionfo era il sogno di una vita. Ed era una grande festa ricca di emozioni per i cittadini che assistevano esultanti e in massa: nel trionfo si sentivano padroni del mondo. Se proviamo però a riavvolgere ulteriormente il nastro della storia romana, ci accorgiamo che non è stato sempre così...  In origine infatti il trionfo doveva apparire molto meno grandioso e scenografico: un semplice rituale sacro di purificazione che doveva lavare simbolicamente il generale e l’esercito tornati vittoriosi, dal sangue versato in guerra. Ma quando e come nacque, dunque, il trionfo romano? Beh… i romani credevano che il primo trionfo fosse antico quanto il loro mitico fondatore: Romolo. La leggenda narra che egli, dopo aver sconfitto e ucciso in duello il re Acrone di Caenina - un piccolo centro scomparso dell’antico Lazio – prese le armi dal corpo del rivale, le sollevò su un palo e le espose come trofeo. Quindi, intonando canti di vittoria assieme ai suoi uomini, si pose alla guida di una processione che, passando per la via Sacra nel Foro, giunse fino in Campidoglio. Una volta sul colle, Romolo dedicò le spoglie del nemico agli dei, come forma di ringraziamento per averlo favorito in battaglia. Ma le leggende, come si sa, sono da prendere come tali…Spesso gli antichi romani se ne servivano per spiegare l’esistenza di pratiche correnti, delle cui remote origini si era persa conoscenza nel tempo. Una cosa però è certa: nel tentativo di emulare Romolo, i comandanti romani trionfanti ne ricalcarono il mitico percorso cittadino fino al colle Capitolino. Mito a parte, invece, le vere radici storiche del trionfo romano sono da ricercare nel mondo etrusco. I magistrati etruschi, infatti, erano soliti far sfilare pubblicamente le spoglie e il bottino depredato ai nemici nelle piazze delle loro città-stato, per poi consacrarne una parte alle divinità nei santuari. E non è un caso che il tempio di Giove in Campidoglio sia stato eretto proprio durante il regno dei Tarquini, la dinastia dei re di Roma di origine etrusca. È difficile immaginare un trionfo senza la sua meta finale, ed è perciò assai probabile che l’istituzione della cerimonia a Roma sia da inquadrare in quella fase che vide il potere nelle mani di uomini etruschi, i quali portarono con sé proprie usanze e tradizioni. Nel corso dei secoli le tappe previste dalla sfilata Si sono arricchite di nuove soste legate ai monumenti che via via venivano eretti proprio per celebrare le grandi vittorie di Roma. Lasciati accompagnare dunque alla scoperta delle tracce, delle storie e dei grandi personaggi di questo rituale tanto stupefacente quanto antico: si dia inizio al trionfo!

 

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Rasul Mojaverian

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