Gli imprenditori insediati per primi in questa zona produttiva si fanno promotori della raccolta fondi per la progettazione e realizzazione di un imponente monumento dedicato a San Giuseppe lavoratore, da installare in zona P.I.P. a Gravina in Puglia. La proposta raccoglie subito molto consenso tra tutto il mondo produttivo locale e dei lavoratori dipendenti.
Alcuni tecnici offrono gratuitamente la disponibilità a curare gli aspetti burocratici per l’utilizzo dell’aiuola centrale della zona produttiva quale luogo su cui installare il monumento.
Si crea un gruppo di studio coordinato dal Vescovo della città Sua Eccellenza Monsignor Mario Pacello a cui partecipano Ciccio Antonacci, Vito Saponaro, Michele Capone, Saverio Grande, Franco Cazzorla e altri che progettano il monumento stabilendo che:
Doveva essere installato su una collinetta di terra sferica a simboleggiare il mondo che fuoriesce dal piano stradale con il monumento posto sopra al centro;
Il monumento doveva essere costruito con la pietra tipica locale di nome “mazzaro”, posta su un basamento di cemento armato e che doveva esserci il pastorale in legno. Tre materiali molto lavorati in città ed utilizzati nei devesi settore economici del territorio;
La pietra di “mazzaro” doveva essere un monolitico scolpita a mano da un artista locale e cosi fu affidata all’artista Antonio Sette;
Il giardino circostante dove avere due alberi di olivo, simbolo di pace, tra il mondo degli imprenditori e quello dei lavoratori dipendenti;
In pochi mesi grazie alla disponibilità di diversi contributi economici di piccola entità e di lavori offerti gratuitamente da imprenditori e privati, si inaugurò l’opera. Ci fu una grande festa civile e religiosa e anche un atto pubblico di donazione del monumento dall’ Associazione San Giuseppe Lavoratore alla Diocesi di Altamura, Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti.
Il monumento e' anche un omaggio al materiale "tufo" che da secoli ha segnato e segna la vita economica di questa città
Da allora tutti gli anni intorno a questo monumento si festeggia la festa di San Giuseppe Lavoratore con canti e balli e con il tradizionale grande “Falo’ di San Giuseppe” e con la sagra-concorso “du Ruccle” ( focaccia in agro dolce tipica gravinese ).
Diversi anni dopo, gli attuali animatori della tradizionale festa di San Giuseppe e le autorità civili e religiose, vollero ricordare con una targa l' impegno di molti e in particolar modo di Michele Capone e Vito Saponaro che apprezzarono il gentile gesto.
(Fonte gravinasvilppo.it)