Josefov, il quartiere ebraico di Praga, si trova nella zona 1, quella della città vecchia. Deve il suo nome a Giuseppe II d'Asburgo-Lorena, che, nel 1781, ordinò l'abolizione di qualsiasi atto discriminatorio nei confronti degli ebrei. L'aspetto architettonico odierno si deve alla ricostruzione urbanistica di inizio Novecento: fu tracciata la Parezska trida, ampia via che taglia il Josefov, e i nuovi edifici furono costruiti secondo lo stile dell'art-nouveau. Quindi, facciate pittoresche, molte decorazioni, utilizzo del colore e dei bassorilievi. Il Josefov mantiene, tutt'ora, il suo fascino unico. Vie strette, quasi soffocanti, una storia lunga, tumultuosa e legata a doppio filo alle persecuzioni ebree, e un'architettura sorprendente e affascinante. Il Vecchio Cimitero Ebraico è l'attrazione di maggior interesse dello Josefov. Fu inaugurato all'inizio del Quattrocento ed è stato utilizzato sino al 1787. Giuseppe II, infatti, proibì l'uso di cimiteri all’ interno del centro abitato. In questo piccolo spazio sono raccolte 12 mila pietre tombali. Dal 1995, il Vecchio Cimitero è Monumento Culturale Nazionale. Dopo la chiusura del Vecchio Cimitero, ne fu aperto uno nuovo, 10 volte più ampio. Il Nuovo Cimitero Ebraico di Praga fu completato nel 1891. Essendo il quartiere ebreo, sono molte le sinagoghe presenti. La Sinagoga Vecchio-nuova è la più antica sinagoga d'Europa ancora in attività. Ed è anche una delle prime testimonianze di architettura gotica praghese, con i distintivi timpani e il tetto spiovente. L'interno è decorato e raffinato. Altra sinagoga è la Sinagoga Pinka che sorge accanto al Vecchio Cimitero ed è diventata monumento agli ebrei moravi e boemi vittime dell'Olocausto, i cui nomi sono scritti sui muri dell'edificio. Altre due sinagoghe, la Sinagoga Alta (Visoka) e la Sinagoga Maiselova furono costruite per volere del capostipite della comunità ebraica praghese. Imperdibile, il Museo Ebraico di Praga, fondato nel 1906 per salvaguardare gli oggetti recuperati nelle sinagoghe demolite durante la riqualificazione del quartiere, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.