Dal promontorio delle grotte, come vedete, prende origine una spiaggia che si spinge per circa otto chilometri, quasi ininterrottamente, sino a Castellammare del Golfo. Questa oggi è la spiaggia maggiormente scelta da bagnanti e turisti. La piccola foce in fondo è del torrente Lupo ed è accompagnata dalla Cala del Drago, naturale sbocco verso il mare di un vallone detto del Saraceno o del Drago.
La larghezza della spiaggia varia nei diversi tratti e la sabbia è bionda e a granulometria molto fine; nel periodo estivo ne viene curata la pulizia giornaliera. L’acqua è limpida di un colore azzurro-turchese, con un fondale che degrada dolcemente verso il largo. La spiaggia è in parte libera e in parte attrezzata e non mancano le offerte turistiche per assicurare ad adulti e bambini piacevoli e serene vacanze.
Una peculiarità del litorale sabbioso è che, nei tratti prossimi alla foce del fiume Jato e in quelli prospicienti Balestrate e Alcamo Marina, la spiaggia si continua a monte con un sistema dunale che ospita una caratteristica flora, costituita da una vegetazione adatta a crescere nella sabbia e di cui sono descritte diverse varietà, tra tutte soprattutto il Pancratium maritimum o giglio di mare.
Tale sistema dunale è in parte ancora presente e in parte è stato fissato dalla piantumazione di un boschetto di conifere ed eucalipti, che potete vedere davanti a voi, e che è stato impiantato all’inizio del Novecento per frenare il movimento delle dune che periodicamente insabbiavano i binari della ferrovia. Oggi costituisce un polmone verde che caratterizza il litorale ed è stato inserito tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) ed oggi è un Area Speciale per la Conservazione della rete europea Natura 2000.