L'Acropoli di Gela
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Gela è la “città” della dea, la divina Athena - dea della sapienza e della guerra - che ne era la protettrice!

Qui, su questo versante della collina dagli scenari mozzafiato, a dominio della foce del fiume e del mare, i devoti innalzarono i templi in suo onore!
Dapprima uno possente - del quale, purtroppo, rimane solamente il basamento –, riccamente decorato con colori sgargianti, e all’interno del quale stava la grande statua della divinità di cui si conserva solo un grande frammento, oggi depositato a Caltanissetta.
All’interno del Museo Archeologico di Siracusa, invece, sono esposti splendidi frammenti della decorazione architettonica dell’edificio, tra cui la testa della Gorgone Medusa posta in antico sul frontone, nonché il bordo della grande giara che reca inciso il nome di Athena!
Eh, sì, l’archeologo Paolo Orsi fece qui degli scavi agli inizi del secolo scorso, e si portò buona parte dei suoi reperti, che ora arricchiscono proprio la Sala di Gela del museo siracusano!

Ad Athena era dedicato, molto probabilmente, anche l’altro tempio, fatto costruire dal grande tiranno Gelone dopo la vittoria sui Cartaginesi oltre 2500 anni fa, nel 480 a.C. (ragion per la quale il precedente appariva antico e quindi fu abbattuto), e del quale è superba testimonianza l’unica colonna dorica superstite.
Da sempre lì, rimane in piedi la colonna, a testimoniare la gloriosa classicità della città di Gela! Risparmiata dagli eventi della storia, abbattuta dal forte vento nella metà del ‘700, nuovamente innalzata agli inizi degli anni ’50 del secolo scorso. Una sola colonna, ma quanta storia attorno ad essa!

A sud di esse, ecco le altre testimonianze architettoniche rinvenute su questo luogo sacro. Ma hanno ben poco di sacro, trattandosi di resti di abitazioni e botteghe di epoca successiva a quella gloriosa dei templi.

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Museo Archeologico Regionale di Gela

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