Le Cento Camerelle
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Nella parte nord orientale di Villa Avellino, sono visibili molti ruderi di epoca romana e  proseguendo verso est si trova una cisterna, un ampio ambiente di 50x20 metri denominato “Centocamerelle” da non  confondere con quella più nota di Bacoli. Situata quasi per intero sotto l’attuale Via del Carmine, "le Centocamerelle" erano una grande cisterna che risulta organizzata in una serie di piccoli ambienti tra loro comunicanti, realizzati in opera reticolata e rivestiti di cocciopesto. La cisterna è databile intorno alla prima metà dell’età imperiale, nata probabilmente per soddisfare il fabbisogno idrico di quella che doveva essere la villa sovrastante. Le fonti storiche e i reperti archeologici infatti, ci riportano che tutta l’area era adibita, a luogo residenziale.

Le Centocamerelle di Bacoli conosciute anche con il nome di “prigioni di Nerone“ erano tappa obbligata ai tempi del Grand Tour, come dimostrano non solo le tante raffigurazioni del monumento ma anche come risulta dalle testimonianze antiche e più recenti. Questo complesso per alcuni archeologi era parte della villa di Quinto Ortensio Ortalo.

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IV

I.T.C.G. V. Pareto

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