La più importante area di necropoli di Catania, oggi purtroppo totalmente scomparsa, è da localizzare nella zona a Nord ed a Sud dell'attuale via Dottor Consoli.
Molte scoperte occasionali negli anni 1930-1957 avevano fatto sospettare l’esistenza di una vasta area cimiteriale di tombe a fossa e significativo fu il ritrovamento nel 1930 in via Androne dei primi resti di un mosaico policromo databile al VI secolo d.C., poi definitivamente scavato negli anni '50 del secolo scorso. La pavimentazione fu messa in relazione con strutture murarie attribuite ad un edificio di culto databile al VI secolo d.C, una basilica paleocristiana. La sua navata centrale era interamente occupata da questo mosaico, articolato in quattro riquadri delimitati da una cornice composta da cerchi e rettangoli intrecciati tra loro. Nel primo riquadro sono presenti animali in corsa o in lotta con uno sfondo di alberi e piante; nel secondo scene di caccia; nel terzo, meno conservato, sono delineate scene marine e nel quarto è riconoscibile una figura umana che stringe nelle mani un fascio di spighe.
Nella stessa area, in Via Dottor Consoli, furono inoltre rinvenuti i resti di una basilica cimiteriale più piccola databile al IV secolo d.C. ed i primi sepolcri noti a Catania di quell’epoca, contenenti corredi funebri che probabilmente costituivano il piccolo cimitero vicino alla chiesa. A partire dal 1935, durante la sistemazione stradale della via Dottor Consoli, venne scoperto un altro nucleo importante della necropoli: dodici tombe rettangolari in muratura. Sono state rinvenute anche numerose epigrafi greche e latine. Le sepolture più antiche, databili tra il I e il II secolo d.C., sono allineate su un asse stradale. All’inizio degli anni '70 sono state rinvenute altre undici tombe in via Dottor Consoli e un altro nucleo cimiteriale nell’isolato compreso tra via Orto di San Clemente e via Ughetti.
La voce narrante di questa scheda è di Julie Tortorici.
I resti archeologici qui descritti sono riportati nella scheda 23 della Carta archeologica.