Eccoci dentro la Chiesa di Gesù e Maria del Buon Viaggio!
Al suo interno la chiesa racchiude preziose tele del Seicento e del Settecento. L’altare centrale, in marmo policromo in stile neoclassico, è sovrastato da una grande tela: il Trionfo della Croce tra Gesù e Maria. L’opera è inserita in una cornice barocca di legno dorato e adorna di volute, festoni e motivi floreali in rilievo.
Osservate la tela: al centro si vede una gran croce sopra le nuvole, con alla destra Gesù Cristo in piedi, nudo, avvolto in un panno rosso svolazzante che con la mano destra benedice e con la sinistra indica la piaga sul costato; alla sinistra la Vergine Madre, attorniata da grandi angeli e da putti che portano gli strumenti della passione di Nostro Signore: possiamo distinguere la spugna imbevuta d’aceto, i chiodi, la corona di spine, la colonna e il sudario della Veronica.
Sopra la Croce si vede una Colomba, rappresentante lo Spirito Santo, che manda sulla terra in aiuto agli uomini una grande quantità di angeli.
Anche le proporzioni del quadro, letteralmente costretto nella nicchia che oggi lo ospita, fanno pensare ad una diversa collocazione originaria, probabilmente un’abside.
Osserviamo insieme l’altare di sinistra: fu realizzato nel Seicento, con marmi ad intarsio e teste di putti alati e reca sul frontone un medaglione ovale in marmo con la Madonna del Buon Viaggio.
L’altare è sovrastato dalla tela della Madonna del Buon Viaggio, opera del pittore messinese Giovanni Simone Comandè, datata 1610.
Nel dipinto, la Madonna tiene la mano destra aperta come a voler calmare le onde del porto e dello Stretto che sono raffigurati, insieme ad un interessante panorama della Messina dell’epoca, sotto di lei. Con i terremoti e le distruzioni subite dalla nostra città, questo è davvero il panorama di una Messina scomparsa!
Intorno a questo dipinto vediamo una fastosa cornice in stucco con motivi floreali, sorretta da due angeli a figura intera, di grandezza naturale. Superiormente, due putti sostengono una ghirlanda che incornicia l’Eterno Padre, benedicente, circondato da cherubini; in basso tra le nuvole fanno capolino alcuni angioletti.
Spostiamoci adesso ad ammirare l’altare di destra; anch’esso a marmi con intarsi, reca sul frontone un medaglione ovale raffigurante la Madonna del Rosario ed è sovrastato da una grande tela settecentesca di autore ignoto: la Madonna del Rosario col Bambino e i santi Domenico e Caterina.
La sacra scena è al centro dei “misteri”, i quindici tondi con scene della vita di Gesù e Maria, ed in basso si intravedono le “Anime purganti” in preghiera.
Tra le altre opere d’arte e gli oggetti sacri contenuti nella chiesa possiamo ammirare la seicentesca tela con S. Antonio di Padova con il Bambino Gesù posta sopra l’acquasantiera.
A destra dell’altare maggiore si trova il simulacro della Madonna del Buon Viaggio, risalente al 1907, che viene portato in processione durante i solenni festeggiamenti l’ultima domenica di agosto.
Sulle pareti laterali, accanto all’altare centrale, si trovano due reliquari lignei, che contenevano reliquie di santi.
A sinistra dell’ingresso della sacrestia una lapide funeraria ricorda alcune vittime della peste del 1743. Nella sacrestia sono esposti degli ex-voto e un paliotto in seta.
Sul lato sinistro della chiesa, in alto, possiamo vedere la statua di San Liberale, santo di antico e popolare culto messinese, ormai quasi del tutto dimenticato.
Infine, in alto, sulle pareti laterali ci sono due aperture, chiuse con delle grate: da qui, nascosti nella penombra, si poteva assistere alle funzioni celebrate in chiesa dall’interno degli edifici contigui.
La voce narrante è di Asia Cosenza.