Massimiliano Ackermann
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Il busto dedicato a Massimiliano Ackermann , quasi appoggiato al muro del Battistero, fu inaugurato nel 1910 per celebrare l’imprenditore svizzero che negli anni 80 dell’ottocento aprì a Omegna un cotonificio, gettando le basi per quel grandioso cantiere industriale che gli omegnesi chiamarono con un nome noto ancora oggi a tutti : il fabbricone.

Con la sua intelligenza, con la sua energia e soprattutto con la sua lungimiranza, Ackermann, che proveniva dalla vicina Svizzera, seppe fare di Omegna un rinomato centro manifatturiero famoso sia in Italia che all’estero. Come la maggior parte degli imprenditori cotonieri, provvide anche alla costruzione di opere assistenziali utili per una buona conduzione dell’azienda come l’asilo per le giovani operaie che arrivavano anche dai paesi vicini.

Ackermann morì a Cannes nel 1902, a soli 52 anni: non è dunque né nato né morto a Omegna ma le parole: cuore, pensiero, progresso, scolpite sul suo monumento oltre a sintetizzare i tratti salienti del suo carattere, dimostrano che gli omegnesi non dimenticarono né il suo nome né il suo operato.

 

Audioguida di Andrea Rochester

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