MILANO - PALAZZO MORANDO
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Palazzo Morando è uno storico palazzo della città di Milano, sito in Via Sant'Andrea, 6, oggi sede del Museo di Milano e della collezione Costume Moda Immagine.

Il palazzo di via Sant'Andrea fu abitato nel corso dei secoli da svariate famiglie del patriziato milanese. Il primo importante casato a venirne in possesso fu la famiglia Casati, che lo acquistò alla fine del Cinquecento.

Della decorazione seicentesca del palazzo, dovuta a questa famiglia, resta traccia in due saloni del piano nobile, siti nell'ala posteriore che si affaccia sul giardino, con soffitti a cassettoni dipinti, e brani di un fregio con amorini, nel quale si legge la data 1651.

L'impronta più profonda nel palazzo fu tuttavia lasciata dalla famiglia Villa, che lo possedette dal 1733 al 1845.

Durante questo periodo furono effettuati importanti lavori di abbellimento del palazzo, che gli conferirono l'aspetto ancora oggi predominante, negli interni come negli esterni, secondo il gusto del barocchetto lombardo.

Con la morte di Carlo Villa, podestà di Milano, che non ebbe né moglie né figli, il palazzo passò ai De Cristoforis, poi ai Weill Schott e infine nel 1909 fu acquistato dai coniugi Gian Giacomo e Lydia Morando Attendolo Bolognini, che lo abitarono fino alla morte della Contessa Lydia, che, in mancanza di eredi diretti, ne fece donazione al Comune di Milano nel 1945.

Nel dopoguerra, a seguito della distruzione durante i bombardamenti degli appartamenti monumentali di Palazzo Sormani, sede fino ad allora del Museo della città di Milano, si decise di trasferire qui la collezione di opere e cimeli della storia della città, scampata alle distruzioni.

Al Museo è esposta anche una collezione d'arte donata dalla duchessa Eugenia Litta Visconti Arese comprendente fra l'altro la famosa Preghiera del Mattino, scultura di stampo romantico commissionata a Vincenzo Vela nel 1846 dal duca Giulio Litta, marito di Eugenia.

Gli ambienti di maggiore interesse artistico del palazzo sono:

lo scalone monumentale, a doppia rampa, con la caratteristica balaustra a volute Rococò.
la Galleria Cinese, esposizione delle porcellane e delle ceramiche cinesi della collezione Morando.
la Sala dell'Olimpo, la cui decorazione, attribuita a Giovanni Antonio Cucchi, commemora le nozze tra Giovanni Villa e Maria Pusterla celebrate nel 1762.
Il Salottino Dorato
la sala Egizia, dal pavimento a mosaico a motivi egizi e classicheggianti
la sala d'Ercole, dall'affresco della volta realizzata dal pittore Giovan Battista Ronchelli
la sala Dhò, precedentemente camera da letto ai tempi dei Villa
la galleria dei busti

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