Le mura greche di Piazza Cavour, celate dal grande edificio moderno realizzato negli anni cinquanta, hanno un andamento a scarpa e difendevano la parte alta della città, già protetta naturalmente dal dislivello sull’attuale Piazza Cavour. I blocchi di tufo che costituiscono il lungo muraglione leggermente inclinato verso la retrostante collina di Caponapoli, sono ancora contrassegnati dai marchi di cava originali. La fortificazione era costituita da due cortine parallele di blocchi collegate da briglie trasversali: quella interna, del V secolo a.C., era realizzata con blocchi posti a coltello e doveva foderare il ciglio della collina; quella esterna, del IV secolo, era ammorsata o semplicemente appoggiata alla prima con le briglie di collegamento e raddoppiava, potenziandola, la cerchia muraria.