Venne costruito nel XVI secolo dalla famiglia Angeletti su antiche costruzioni medievali, appena fuori le mura della città vecchia. Nelle sue sale vennero ospitati personaggi illustri come il beato Antonio Baldinucci, Papa Clemente XIV e San Paolo della Croce. Nel corso del XIX secolo il palazzo passò di proprietà al Principe Poniatowski (discendente del Re di Polonia Stanislao Augusto) e poi ai conti Antonelli di Sonnino. Dagli anni ’20 è sede del Casa Comunale. Un lato del Palazzo ingloba parte delle antiche mura medievali ed una delle porte urbane, Porta San Giovanni, con lo stemma della famiglia Colonna sulla chiave di volta. Interessante il portale squadrato con due stelle comete, stemma della famiglia Angeletti, nella parte alta e due scimmiette stilizzate poco più in basso.Nell’antica sala consiliare, al primo piano, sono conservati alcuni cippi ed un interessante mosaico d’epoca romana a tessere bianche e nere, materiali rinvenuti perlopiù nella zona di Santa Maria a Fiume.Nella sala sono conservati un busto e due tele raffiguranti illustri ceccanesi come il Marchese Filippo Berardi, uomo che modernizzò la città alla fine del XIX secolo, Oreste Sindici, compositore della musica dell’inno di Colombia e Gaetano Latini, coraggioso capitano che combatté con Garibaldi. Il Palazzo affaccia sulla Piazza omonima, caratterizzata da una imponente parete di roccia calcarea affiorante dove poggiano parte delle antiche mura. Sul lato opposto si trova la piccola Chiesa di San Sebastiano.
Sul retro del Comune si trova la Meridiana della Villa Comunale di Ceccano, è una MERIDIANA DECLINANTE VERTICALE. Le LINEE ORARIE, che indicano il TEMPO VERO LOCALE. Essa fu costruita, per volere del cardinale Annibaldo IV da Ceccano, nel XIV secolo e affidata ai frati francescani.