Palazzo Morando
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Eccoci arrivati alla seconda tappa del nostro itinerario, Palazzo Morando.

Palazzo Morando Attendolo Bolognini, venne costruito verso la fine del ‘500 ed è oggi noto per conservare le più importanti collezioni di moda e costume del comune di Milano.

Si tratta di una dimora di impronta settecentesca, collocata anch’essa nel cuore di Milano, in Via Sant’Andrea 6 e che non poteva che far parte del quadrilatero della moda. 

Il Palazzo venne abitato da differenti famiglie nobiliari per diversi secoli, fino al 1903, data in cui divenne l’abitazione di Lydia Caprara di Montalto e di suo marito Gian Giacomo Morando Attendolo Bolognini. 

Nel 1945, anno della morte della contessa, il Palazzo e i propri arredi vennero donati, secondo il testamento della donna, al comune di Milano, il quale, per volontà della stessa, lo convertí a Museo. 

Nel 1996 questi oggetti vennero utilizzati per allestire un’ala del Palazzo che venne poi sistemata cercando di imitare un'abitazione signorile. 

Oggi il museo si compone di due percorsi distinti: la Pinacoteca in cui sono esposte le vedute di Milano dal XVII al XVIII secolo (dipinte da Luigi Beretta) e altre opere della collezione Litta provenienti dall’Ospedale Maggiore, e gli appartamenti nobiliari che sono un classico esempio della dimora signorile settecentesca. 

Ma la parte sicuramente più interessante per il nostro itinerario è l’ala nuova istituita nel 2010. In essa vengono esposti, oltre che il patrimonio tessile delle raccolte storiche, anche gli abiti, gli accessori e le uniformi, databili dal ‘600 ad oggi e, prima conservati nei depositi del Castello Sforzesco.

In queste sale tramite l’esposizione di questi oggetti e di questi indumenti si cerca di ricostruire l’evoluzione della moda Milanese.

Si possono ammirare i  costumi popolari del XVII secolo ma anche le creazioni di sartoria contemporanee. 

Negli ultimi anni la raccolta è stata incrementata grazie a donazioni e acquisti mirati che hanno consentito di arricchire il patrimonio con grandi nomi della moda italiana e internazionale.

Si utilizza un sistema di esposizione a rotazione con l’intento di valorizzare a pieno questa preziosa raccolta che vanta circa 6000 pezzi.

Siamo giunti quasi alla conclusione di questo itinerario, ci avviamo ora verso la terza tappa utile a farci godere di qualche momento di relax.

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