Seppur non considerabile come una vera e propria tappa di questo itinerario, Paliano merita senza dubbio una menzione onorevole in questo progetto data l’importanza che ricoprì tale borgo nel medioevo e ancor di più nel XVI secolo, periodo nel quale verrà a formarsi un vero e proprio ramo cadetto della casata Colonna.
Distante 19 km da Palestrina e circa 60 km da Roma, Paliano si trova nell’attuale provincia di Frosinone ed è il comune più lontano dei possedimenti qui analizzati. Raggiungibile comodamente in automobile grazie all'autostrada A1, utilizzando l'uscita in direzione di Colleferro, il comune si troverà distante 10 km a Nord, percorribili tramite la SP 21.
L'origine del nome è ancora incerta e potrebbe derivare da un fundus Pallianus che secondo le fonti sarebbe ipotizzabile collocare in tale area.
Nell'area sono presenti resti di necropoli del IV secolo d. C. dalle quali sono stati rinvenuti frammenti di lapidi pagane e cristiane. Le informazioni riguardo l'abitato saranno scarne fino ad almeno la metà del XIV secolo, periodo nel quale i Colonna entreranno in possesso di una parte del feudo.
Nel XV secolo, Ildebrandino dei Conti di Segni scelse di devolvere i propri possedimenti castrensi, tra cui il borgo in questione, in favore della Santa Sede facendo sì che l'allora pontefice Martino V potesse poi concedere tali terre ai propri familiari.
Interrotto da una breve dominazione della famiglia Borgia, il castra rimase fino al XX secolo nelle mani dei baroni di Genazzano che soprattutto nell'era moderna si occuparono della difesa e della ristrutturazione dell'area.
I primi interventi edilizi nell'area, però, furono ad opera del pontefice Gregorio IX che nel XIII secolo fece scavare un ampio fossato e innalzare delle mura che potessero contenere le scorribande che stavano coinvolgendo Paliano e la vicina Serrone.
I lavori di difesa del castello furono terminati dalla casata genazzanese a partire dal XV secolo grazie agli sforzi di Prospero Colonna che si occupò anche della valorosa difesa dell’abitato contro Sisto IV.
Senza dubbio molto più importante per quella che fu la storia rinascimentale della famiglia, il feudo di Paliano, però, fu un dominio di assoluta importanza per la casata sin dagli ultimi secoli dell’epoca medievale. Testimoniato anche dagli interventi di riconquista operati degli esponenti del nobile lignaggio, il borgo insieme al vicino castello di Zancati simboleggiavano una presa totale della zona da parte dei prenestini che così facendo erano finalmente in grado di legittimare la loro supremazia nell’area della campagna romana.
Distante 5 km a Sud da Paliano, l’ormai abbandonato castello di Zancati fu per un breve periodo parte dei dominii dei Colonna che lo occuparono per quasi la totalità del XV secolo, sempre grazie agli interventi di Martino V. Tale castra sorgeva nel cuore di una valle, su di un banco di roccia ed era stato costruito utilizzando blocchi di tufo che ne lasciano presupporre l’utilizzo come struttura difensiva. Il castello occupava interamente il colle e si sviluppava per circa 200 m da Nord a Sud. Al giorno d’oggi della struttura originale non restano che alcuni ruderi composti da un torrione semicircolare, altre costruzioni di forma rettilinea databili al XIV secolo e i resti di un’antica porta di accesso situata all'estremità Nord della fortezza. Al centro del forte vi è una torretta quadrata coeva alla porta appena citata e i resti dell’antica rocca con volte ed archi di rinforzo, feritoie per gli arcieri e una grande finestra che dà in direzione Sud.