Posta in via Dante Alighieri, la lapide cita i versi 97-99 del canto XV del Paradiso, evocando un periodo di pace della storia fiorentina.
Questi versi alludono alle antiche mura della città di Firenze costruite nel 1175. Queste erano molto più piccole rispetto a quelle presenti all’epoca di Dante, la cui costruzione venne avviata nel 1284 e rimase intatta fino alla seconda metà dell’Ottocento quando, nel periodo di Firenze capitale d’Italia, ne venne ordinata la distruzione.
Il verso relativo all’ora terza e nona fa riferimento alla chiesa di Badia, che situata vicino alle antiche mura, suonava ancora le ore canoniche (antica suddivisione della giornata decisa dalla chiesa cattolica per la preghiera collettiva). I due versi raccontano come, all’epoca di Cacciaguida (militare crociato italiano, antenato di Dante), Firenze era ancora circondata dalle antiche fortificazioni.
L'attuale via Dante Alighieri, all'interno dell’antica cerchia e a pochi passi dalla chiesa di Badia, fu il luogo di nascita degli Alighieri, dove il piccolo Dante sentì ‘’per la prima volta l'aria toscana’’. Nel luogo dove si trova la lapide il giovane poeta assistette al suo primo Palio durante il periodo della festa di San Giovanni, santo patrono di Firenze. Questa via fu anche testimone della relazione di Dante con Gemma Donati, sua sposa. Infatti i due la percorsero più volte per recarsi alla chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo e, successivamente, per portare i loro figli in Battistero e farli battezzare.
Siamo proprio nel “cuore” della Firenze di Dante !
