Parrocchia di Sant'Eusebio-Cajello
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La chiesa di San Eusebio è situata in Piazza Diaz, nel rione Cajello.

Memorie scritte relative all'antico Vicus di Cajello si hanno in un documento dell'anno 820 d.c. e in un testamento longobardo dell'anno 842.

Una chiesa, assai più piccola dell'attuale, esisteva già nel secolo XIII ed alla parrocchia era aggregata, fino al 1897, la chiesa di Sant’Antonino in Premezzo, località allora appartenente al Comune di Cajello, poi passata al vicino Comune di Cavaria nel 1926, quando Cajello fu incorporato in Gallarate.

La chiesa di Sant’Eusebio fu visitata nel 1455 dal Cardinale Gabriele Sforza e nel 1570 da San Carlo Borromeo il quale vi trovò due altari, una campana senza però il campanile.

Dettagliate descrizioni del sacro edificio si hanno tuttavia solo in occasione delle visite pastorali dei Cardinali Federigo Borromeo nel 1622 e di Giuseppe Pozzobonelli nel 1750, il quale attesta un primo ampliamento della chiesa, ancora ad unica navata.

In seguito fu completata con la costruzione di una bella e armoniosa cupola tra la navata centrale e il presbiterio. Restauri ed ampliamenti più notevoli si ebbero con i Parroci Don Francesco Correngia (1891-1903), Don Francesco Cellario (1903-1908), Don Pietro Grassi (1908-1915), Don Fiorenzo Lavelli (1915 -1947) e Don Luigi Ronchi (1948-1976).

Fondamentale fu la ristrutturazione della chiesa su tre navate prive di transetto, che portò il 14 agosto 1926, ad una nuova consacrazione, celebrata da Monsignore Giovanni Rossi, Vicario Generale della Diocesi.

Agli anni 1925-26 risale anche la decorazione affidata a Pietro e Antonio Pagani di Arluno per la parte decorativa e a Luigi Gambini di Alessandria per la parte figurativa, con vari affreschi raffiguranti episodi della vita di Gesù. La chiesa fu dotata di un nuovo organo elettrico e sul campanile fu installato un orologio a quattro quadranti.

 

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