Piazza Monte Citorio L’origine del nome di questa piazza non è nota: secondo l’ipotesi più accreditata il nome “Citorio” deriva da “septorium”, in riferimento alle saepta, le assemblee del popolo che si svolgevano nella piazza. Secondo un’altra teoria il nome deriverebbe invece da “acceptorius”, poiché nella piazza si accumulavano gli scarti delle operazioni di bonifica delle zone circostanti. In epoca romana la piazza era inoltre dedicata agli Ustrinium, ovvero i luoghi di cremazione degli imperatori. La piazza, situata nel Rione Colonna, è caratterizzata dal Palazzo di Montecitorio che vi si affaccia e dall’Obelisco Campense. Palazzo di Montecitorio I lavori per la costruzione del Palazzo ebbero inizio nel 1653, anno in cui Gian Lorenzo Bernini progettò l’edificio sotto commissione di Innocenzo X, e furono conclusi durante il pontificato di Innocenzo XII dall’architetto Carlo Fontana, che modificò il progetto originale aggiungendo il campanile a vela, ma mantenendo la facciata convessa. Dopo l’unità d’Italia il Palazzo venne scelto come sede della Camera dei deputati, e fu ampliato da Ernesto Basile. Obelisco L’Obelisco Campense risale al VI secolo a.C., originariamente eretto nella città di Eliopoli in Egitto dal faraone Psammetico II, per celebrare la vittoria contro gli Etiopi. Nel 10 a.C. fu trasferito a Roma, durante l’età augustea. Collocato in Campo Marzio, divenne un segnatempo solare: l’obelisco agiva da gnomone, ossia la parte che proietta la sua ombra sul piatto della meridiana. Il suo particolare funzionamento fu descritto da Plinio il Vecchio, infatti al tramonto del 23 settembre, il giorno di nascita dell’Imperatore Augusto, la luce solare avrebbe proiettato un’ombra sull’Ara Pacis, l’altare dedicato alla Pace voluto dallo stesso imperatore. Tra il nono e l’undicesimo secolo, l’obelisco crollò per cause ignote, ma riconducibili a fenomeni sismici e inondazioni, e fu parzialmente ritrovato solo nel 1748 durante il pontificato di Benedetto XIV. Nello stesso anno avvennero le manovre di restauro, gestite da Nicola Zagaglia, ed il trasferimento nella sua posizione attuale. Nel 1998, in seguito ad un rinnovo di Piazza Montecitorio, fu tracciata una nuova meridiana.