Piazzetta Nilo: la Regio Nilensis
Overview
Reviews 0

Prima di riprendere il cammino verso Via San Biagio dei Librai, e percorrere in tutto il suo fascino il decumano inferiore, fai una piccola sosta in questa piazzetta, nota come “del Nilo” perché ospita proprio al suo centro la statua dedicata al fiume egiziano. La divinità fluviale è rappresentata attraverso l’immagine di un uomo barbuto sdraiato sull’acqua che regge una cornucopia ed è attorniato da puttini e da una sfinge. Si tratta di un’opera databile tra il I e II sec. d.C. periodo in cui l’area della piazzetta era detta regio Nilensis perché lì vi era un quartiere dell’antica Napoli abitato da popolazioni orientali e più precisamente da genti provenienti da Alessandria d’Egitto e dalle sponde del Nilo. La particolare presenza di Egiziani a Napoli si spiega con la crescita commerciale che la città ebbe in questo periodo, la quale favorì la presenza di comunità straniere come quella alessandrina, che fu particolarmente influente, dato che nella stessa area forse sorgeva anche un tempio dedicato allo loro divinità Iside; nel Museo potrai vedere una statua di Iside. Una piccola curiosità: la piazza è detta anche “Largo Corpo di Napoli” e questo perché fino al 1657 la statua mancava della testa barbuta, facendo credere che si trattasse di una donna che personificava la città di Napoli e che nutriva i suoi abitanti così come faceva con i puttini che si abbeverano al suo petto. La presenza nel cuore dell’antica Napoli di un quartiere di gente egiziana e addirittura di un tempio da loro edificato non deve sorprenderci, e dimostra come Neapolis fosse una città aperta agli stranieri e alla loro cultura, nonché all'integrazione.

Reviews

0.0

0 comments

Provided by

Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il Museo può vantare il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia

This story belongs to