Piedimonte di Casolla
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Piedimonte di Casolla nacque in epoca medievale ai piedi del Monte Virgo lungo un sentiero che da Casolla arrivava a Casertavecchia salendo per le pendici della collina. Inizialmente parte del casale Casolla, nel XII secolo divenne borgo a sé nella Bolla di Sennete e nel Privilegio di Papa Alessandro III, con riferimento alla chiesa patronale di S. Rufo. E' l’unico dei casali casertani che conserva integra la struttura medievale. Le antiche casette in tufo presentato i tipici portali di pietra ed i cortili interni con scale e ballatoi. Qui Pasolini ha ambientato alcune scene del Decamerone.

Una leggenda riporta che, nel periodo paleocristiano, nella zona si rifugiò un predicatore di Ravenna di nome Rufo che, scoperto dai sacerdoti del tempio pagano, fu messo a morte; più tardi, però, gli abitanti del luogo lo ricordarono dedicandogli la chiesa. La chiesa di San Rufo si trova alla fine di una viuzza del borgo alla sommità di una scalinata; è ad unica navata con cappelle laterali ed abside terminale. Sia la navata che l'abside conservano resti di affreschi che risalgono per la maggior parte al 1776. Del ciclo pittorico si conservano lungo la navata centrale tre ovali raffiguranti san Rocco con san Lazzaro, la Nascita di Cristo e sant'Apollonia con santa Matrona. Al lato destro della navata vi sono altri frammenti di affreschi: il ciclo di San Giorgio, danneggiato dall'apertura di una cappella laterale nel corso del Seicento. Su un affresco del XII secolo raffigurante L’Ascensione, di cui rimangono alcune teste di Apostoli e, parzialmente, la figura del Cristo, si va a sovrapporre l'Eterno Padre e un Angelo con mitra del XVIII secolo.  L'altare maggiore, in marmi policromi, è datato sul gradino a sinistra 1772. E' opera di maestranze campane ed è abbellito da una statua in cartapesta di san Rufo, alta 160 centimetri, del XX secolo. La cappella laterale sinistra conserva due frammenti di pavimento, decorati con una testa muliebre e con una giada fiorita. Ai lati dell'altare una lapide in marmo bianco ricorda Francesco Alois. La cantoria è in legno dorato a finto marmo, con organo in legno dipinto e metallo di ambito meridionale della fine del XVIII secolo. Il pavimento della chiesa, in maioliche, fu aggiunto molto più tardi, intorno alla metà del Settecento. 

San Pietro ad Montes, fondata nel XI secolo, è una costruzione benedettina realizzata con materiale antico sulle rovine di un tempio dedicato a Giove. La chiesa del complesso conventuale è una basilica con tre navate suddivise da dodici colonne di diversa misura e con capitelli diversi, evidentemente materiale di spoglio. Nel porticato esterno e all'interno della chiesa sono presenti affreschi romanici di maestranze campane–bizantine purtroppo in cattivo stato di conservazione. Di fianco alla chiesa compare il campanile, la cui funzione era anche di postazione difensiva e di controllo della strada che conduceva alla città fortificata di Casertavecchia sulla collina. Attualmente il convento è occupato da una comunità di recupero sociale, quindi la visita del complesso va concordata con appuntamento.

Nel borgo di Piedimonte di Casolla si conservano anche alcuni interessanti edifici, come palazzo Orfitelli che conserva alcune bellissime finestre gotiche.

La stradina che incrociando la strada provinciale prosegue verso la sommità della collina,costeggiando una cava dismessa, arriva al borgo collinare di Casertavecchia.

 

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Museo "Michelangelo" > ITS "Buonarroti" Caserta

Museo "Michelangelo" > ITS "Buonarroti" Caserta

Museo storico-scientifico, collezione mineralogica e tecnologica. I beni appartenevano ai laboratori del Buonarroti e dell'Istituto Agrario.

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