La chiesa di Santa Maria in Silvis, oggi al limite del centro abitato, in passato fu uno degli edifici più importanti di Pisogne e del lago, perché sede di pieve. L’edificio ebbe funzioni parrocchiali fino a quando fu edificata la nuova chiesa, terminata nel 1798, che si affaccia sulla piazza principale del paese. L’importanza del sito è stata confermata da diversi ritrovamenti. Sotto il pavimento, infatti, sono stati individuati, e sono visitabili, i resti di una cripta di 50 metri quadrati a tre navate; sono tuttora visibili i basamenti delle colonne e visitare alcuni ambienti.
L’edificio, che ha impianto quattrocentesco, presenta una struttura ad aula unica con presbiterio quadrangolare. Le cappelle laterali, dedicate alla Vergine del Rosario e a San Girolamo Emiliani, sono state inserite in epoca successiva. Alle pareti si conservano i resti del ciclo della Storia della Vergine, una delle produzioni più interessanti di Giovan Pietro da Cemmo, databile all’ultimo decennio del XV secolo. Nella chiesa vi sono varie opere del maestro e affreschi devozionali di altri pittori coevi e dei primi decenni del XVI secolo. Tra questi si veda la Danza Macabra del XV secolo, che si snoda lungo la controfacciata e la parete nord: qui trovano posto vari personaggi di diversa estrazione sociale, che marciano nella stessa direzione, accomunati dalla medesima fine.