PIZZOLI - Castello Dragonetti de Torres e Chiesa di Santo Stefano
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Il Castello di Pizzoli

Il castello più antico CASTRUM PIZZOLUM risalente all’invasione normanna, sorgeva probabilmente sulla cima del monte Marine a più di 1000 m d’altitudine. In un periodo successivo, ma sempre nel Medioevo, alle pendici del monte venne costruito un altro castello come riparo per la popolazione e le greggi in caso di necessità. Di questo rimangono poche tracce, inglobate nel Palazzo Dragonetti-de Torres. Questo fu uno dei castelli fondatori della città di L’Aquila e fu attaccato dal cavaliere Niccolò dall’Isola durante la distruzione delle rocche per favorire lo sviluppo della nascente città.

Sul retro del palazzo e in alcune stanze interne, si possono ammirare i resti delle strutture medievali come la torre di forma pentagonale con il puntone esterno che garantiva una buona resistenza in caso di attacco. Con il restauro all’interno del palazzo è stata riportata alla luce la muratura della torre e la porta di accesso in quota raggiungibile probabilmente con una scala in legno che veniva posizionata all’occorrenza.

La dominazione spagnola e il Palazzo Dragonetti - de Torres

Durante la dominazione spagnola che mise fine all’autonomia dell’Aquila e al rapporto città-territorio, Pizzoli fu data in feudo al Capitan Francisco Aldonas; il castello dopo una serie di passaggi di proprietà fu annesso ai domini feudali dei Marchesi de Torres e per volere del cardinale Cosimo nel 1622 venne ammodernato e trasformato nel magnifico palazzo, oggi chiamato Dragonetti-de Torres in seguito all’unione delle due famiglie.

Il palazzo presenta un aspetto signorile con la facciata principale ornata da un’ampia scalinata a due rampe che si affaccia sullo spettacolare giardino secolare. Si riconoscono elementi decorativi tipici delle ville romane cinquecentesche. Oggi le caratteristiche torrette, chiamate anche casematte, danno all’edificio l’aspetto di un vero e proprio castello. Esse servivano per difendere il palazzo in caso d’attacco infatti nelle pareti sono presenti delle forature dove venivano inseriti gli archibugi.

All’interno del palazzo, oggi di proprietà della famiglia Gioia, possiamo ammirare ampi saloni, scalinate monumentali e una piccola cappella privata con il soffitto decorato con dei bellissimi stucchi. Sui soffitti dei saloni principali si può ammirare lo stemma della casata de Torres con l’aggiunta del tipico cappello rosso, simbolo della carica da cardinale, che Cosimo aveva ottenuto nel 1622. Inoltre, che il proprietario fosse Cosimo è ribadito dalla scritta COS CARD DE TORRES su molti degli architravi del palazzo.

L’architettura religiosa e la Chiesa di Santo Stefano

Il territorio di Pizzoli è ricco di edifici religiosi importanti come la chiesa di San Lorenzo di Marruci legata alla figura di Sant’Equizio, ovvero uno dei santi protettori dell’Aquila o la piccola chiesa ottagonale di Santa Croce realizzata nel XVII secolo dalla famiglia de Torres.

La chiesa di Santa Croce è legata alla via crucis che veniva percorsa tramite un cammino fatto da più edicole la cui meta, ovvero il Calvario, era, appunto, questo edificio.

La chiesa di Santo Stefano a Monte, datata al XIII secolo, presenta una bella facciata quadrangolare, fatta di pietra calcarea squadrata sulla quale si apre una piccola finestra circolare inserita, a sostituzione di una rettangolare, con i restauri degli anni ‘70 del ‘900. molto particolare è il campanile che non presenta un’altezza elevata, ma è poco slanciato, risultando quasi tozzo.

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ISTITUTO A. D'AOSTA L'AQUILA

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