Polveriera S.Antonio
Overview
Reviews 0

Nella città murata di Pizzighettone, nel XVIII secolo, erano presenti quattro polveriere: “due al riparo dei bastioni di Pizzighettone e due al riparo dei baluardi di Gera”. Una struttura come quella della polveriera era indispensabile dopo l’invenzione delle armi da fuoco: qui, infatti, si conservavano le polveri da sparo. L’ambiente doveva essere asciutto, ben aerato e doveva essere presente un tetto che proteggesse la struttura dai fulmini per evitare il rischio di incendi. Questo tipo di fabbricato veniva anche chiamato santabarbara poiché all’interno delle polveriere era consuetudine appendere un’immagine della Santa, “che la tradizione indica come protettrice dei fedeli dal pericolo del fuoco, dei fulmini e, più in generale, delle morti violente”. La polveriera di S. Antonio, nella borgata di Gera, si trova all’incrocio fra via Casematte e via Antica Lodi e prende il nome dal baluardo adiacente a essa; purtroppo è mal conservata e chiusa al pubblico ma la sua struttura è ancora visibile esternamente. Per quanto riguarda il secondo edificio presente in Gera, esso è andato distrutto “a seguito dello spianamento del baluardo di S. Bassiano effettuato dal Genio Militare nel 1932". Anche un’altra polveriera chiamata del “Bastione del Becco”, è andata perduta nel 1848 durante la ritirata delle truppe Piemontesi dopo la sconfitta subita a Custoza. Invece, la polveriera di San Giuliano, in via Boneschi, è conservata in ottime condizioni ed è sede della Pro Loco.

Informazioni e ricerca a cura di Pro Loco di Pizzighettone.

Servizio Civile Universale, anno 2019

Reviews

0.0

0 comments

Provided by

Pro Loco di Pizzighettone

Pro Loco di Pizzighettone

This story belongs to