"Quinto Diorama in Natura" di Gianfranco Dal Sasso
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PLASTICO MORFOLOGICO DI CIMA EKAR
Il plastico morfologico di Cima Ekar, realizzato da Gianfranco Dal Sasso è dedicato con onore a Patrizio Rigoni. Si annota che questa opera è stata realizzata interamente a mano e, nella fase finale, affrescata con colori ad olio.

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DEL PLASTICO
Il plastico rappresenta l’assetto morfologico e paesaggistico del territorio di Cima Ekar dove si sviluppa il "Sentiero Quinto Diorama in Natura", in Comune di Asiago. In scala, esso abbraccia un’area estesa per circa 1,35 chilometri quadrati, pari a 135 ettari.
La scala utilizzata in fase di progettazione è 1:1145.

Nella fase progettuale, si è reso necessario uno studio dettagliato del territorio e a tale scopo molto importante è stata la disponibilità di adeguate basi cartografiche dell’area da riprodurre. In particolare si è fatto uso sia di mappe topografiche che di foto aeree georeferenziate.

Utili sono state anche le foto aeree e la cartografia digitale con licenza «open», oggi disponibili sul web, molto più aggiornate rispetto la cartografia IGM.
Per la costruzione del un plastico, l’informazione cartografica più importante è scaturita dallo studio dalle curve di livello o isoipse che sono delle linee chiuse, tanto più tortuose e ravvicinate quanto più è accidentato il rilievo. Ogni curva di livello unisce tutti i punti di eguale quota altimetrica rispetto il piano orizzontale di riferimento che è il livello medio del mare.
Si riassumono a seguito le varie fasi di lavoro che hanno portato alla realizzazione del plastico.

1)Prima fase
Dallo studio delle curve di livello si è passati alla costruzione delle relative fasce di livello dapprima su formato cartaceo e poi su supporto in compensato leggero. Le numerose fasce di livello sono state poi messe in opera e sovrapposte nella loro esatta successione partendo dalla quota più bassa (quota 1170 metri s.l.m.) fino alla quota più alta della Cima (quota 1360 metri s.l.m.).
Poiché nella cartografia utilizzata, le curve di livello sono poste ad una equidistanza di 10 metri, si è scelto di adottare nella rappresentazione altimetrica del plastico la scala di 1: 1.000 . Pertanto le fasce di livello sono state installate ad una distanza costante di 1 centimetro.

2)Seconda fase
Una volta completata la struttura di base, si è proceduto alla compensazione delle fasce di livello ottenendo così l’esatta conformazione orografica del rilievo.
Questa operazione ha portato al riempimento del vuoto tecnico esistente fra una fascia e l’altra con uso di una mescola di gesso, colla vinilica, segatura (o altro materiale simile) e pigmento colorato naturale.

3)Terza e ultima fase del lavoro
In questa fase del lavoro ho proceduto alla costruzione delle superfici boscate e delle altre colture agrarie, oltre alla viabilità e di tutti gli altri e numerosi elementi del paesaggio presenti sul territorio considerato.


Per questo lavoro ho fatto ricorso a materiali vari: ad esempio per il bosco si è fatto uso di gesso, segatura di legno duro e limature di ferro, colla vinilica e colorazione finale con colori ad olio. Per quanto riguarda invece i manufatti, essi sono stati costruiti e modellati in terracotta e poi dipinti sempre con colori a olio.
Nel caso del bosco si è anche cercato anche di differenziare nella colorazione la tipologia di bosco distinguendo cosi il bosco artificiale dal bosco misto o di sole latifoglie.
Infine, particolare attenzione è stata dedicata anche alla ricostruzione dei segni degli eventi bellici della prima guerra mondiale, ancora presenti sul territorio di Cima Ekar. Queste testimonianze storiche sono particolarmente evidenti lungo la dorsale della Cima dove si intersecano lunghe e tortuose trincee e camminamenti, così come sono altrettanto evidenti le buche provocate delle granate esplose.

CONCLUSIONE
Come è palese dalla descrizione, il lavoro è stato lungo ed impegnativo.
La costruzione del plastico morfologico ha richiesto abilità non soltanto dal lato pratico ed artistico, ma anche conoscenze riguardo alla cartografia ed allo studio del territorio.
L’auspicio è che questa opera possa costituire uno strumento prezioso per la conoscenza del territorio di Cima Ekar e possa rappresentare una specie di guida in veste topografica «3D» per tutti coloro che vorranno percorrere il sentiero dedicato a Patrizio Rigoni.
Si tratta infatti di un bellissimo sentiero che permette a ciascuno di immergersi nel mondo incantato della natura che Patrizio ci ha insegnato a conoscere, apprezzare e difendere.

Settembre 2019

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Museo Naturalistico Patrizio Rigoni Asiago

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