Eccovi alla Riserva Naturale Integrata Lago Sfondato!
La nostra Riserva si trova alle pendici del Monte Pertichino, in contrada Mimiani vicino il paese di Marianopoli (Cl). Essa fu istituita dalla Regione Siciliana nel 1997 ed ora è affidata in gestione a Legambiente.
Sapete perché questo luogo merita di essere tutelato nella sua integrità naturale? Perché si tratta di un'area di notevole interesse geologico soprattutto per la morfologia carsica del lago.
Non a caso, infatti, il suo nome è "Lago Sfondato": questo specchio d'acqua, che fa parte della zona A di tutela della riserva, è costituito si è costituito per lo sprofondamento del terreno.
Parte di questa zona è costituita da una porzione del corso del Torrente Stretto e del Vallone Formicai; la zona B, invece, è definita di preriserva, ed è caratterizzata prevalentemente da colture cerealicole, pascoli e fortemente antropizzata. Una delle caratteristiche di quest'area agricola sono i tipici 'pagliari' e le antiche masserie.
Sapete quanto è profondo il Lago? Ben 13 metri e mezzo nei periodi di piena, tant'è che è al secondo posto tra i laghi siciliani per profondità. La sua origine è di tipo carsico, ovvero si è formata in seguito all'erosione delle acque. Prima si è formata una grotta carsica sotterranea; poi il crollo del tetto della grotta ha provocato lo scivolamento degli strati sovrastanti formando così il bacino del lago.
Non pensate che questo evento sia avvenuto chissà quanti millenni fa! E' avvenuto nel novembre del 1907 e fu descritto dal marchese De Gregorio sulle pagine della rivista 'Il Naturalista Siciliano' del 1910.
Qui potrete ammirare una ricchissima flora e fauna: figuratevi che sono state censite ben 39 specie di orchidee selvatiche e ben 57 specie di farfalle! Troverete conigli selvatici, lepri, volpi, barbagianni, poiane, ma anche rane verdi, bisce dal collare, usignoli di fiume, e gallinelle d'acqua.
Anzi, parlando di bisce, sapete che c'è una leggenda?
La leggenda narra che nelle acque del Lago sfondato, in collegamento diretto con il mare, viva un enorme mostro con le sembianze di una biscia ma non si sa se sia vero o no.
Dovete sapere, infine, che le acque del lago sono di colore verde bruno, a causa delle radice delle piante dette "rizzituddu" che sporcavano con il loro lattice l'acqua, ma, così facendo, stordivano le anguille, che salendo in superficie venivano catturate dagli agricoltori.
Testo e voce narrante di Giambelluca Vincenza
