Rocca di Monte Acuto o Roccaccia
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La Rocca di Monte Acuto, detta la Roccaccia, fu costruita nel XIII secolo con la funzione di difesa e controllo dell’imbocco della Valle del Rio Lacque. Essa segna ancora oggi il confine tra i territori di San Severino Marche, Treia e quelli di Cingoli.

Le notizie più antiche legate a questo luogo trovano posto in una pergamena del 1191 conservata nell’accademia Georgica di Treia: nel 1191 era signore del Castello Grimaldo di Aureliano. Quest'uomo era un vero e proprio signore della guerra; mise a ferro e fuoco il contado circostante, razziò e incendiò cascine e mulini fortificati, sequestrò donne e uomini, rinchiudendoli nelle stanze del maniero e chiedendo il pagamento di un riscatto alla comunità per la loro liberazione. È proprio a causa di questo nobile che tiranneggiava sulla popolazione locale che si sono diffuse storie e leggende terribili su questo luogo e che, da allora, è noto anche con il nome di Roccaccia.

Il “Castrum Montis Acuti” fu poi venduto nel 1352 dal Comune di Treia a Lippo di Conte, sanseverinate, e da questi, nello stesso anno a Smeduccio, signore di San Severino dal 1331.

Nelle riformanze di Treia del 1457 si dice che al Castello erano annessi due monasteri femminili presso cui si ricoveravano malati di ambo i sessi che non potevano essere curati all’interno della città. Oggi di questi Monasteri rimane solo una chiesetta alle falde del Monte Acuto detta Santa Maria dell’Ospedale.

L’intero complesso si trova oggi allo stato di rudere: si conservano alcuni resti di una torre e di parte del muro perimetrale del Castello, in prossimità di un profondo fossato. Il fossato è scavato nella roccia viva, calcare bianco (utilizzato anche per l'elevato), mentre sono ancora identificabili sulla muratura interna del Castello le tracce delle volte a botte, che indicano lo sviluppo su due piani dell'edificio.

Qui il 6 luglio 2018 si è svolto il concerto di Simone Cristicchi e Gnu Quartet nell'ambito degli eventi di Risorgimarche promossi da Neri Marcorè.

Nei pressi del Castello sono presenti le Grotte di Santa Sperandia, dove visse in penitenza la santa di Gubbio.

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Il Gruppo Cittadinanza Attiva (Gru.C.A.) si occupa di sostenibilità ambientale e ha sede a Macerata, nelle Marche.

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