Villa Latina fu edificata intorno all’anno Mille con il nome di “Agnone” o “Rocca Malcocchiara”. In età preromana era abitata dai Volsci e dai Sanniti, ma fu conquistata definitivamente dai Romani nel 293 a.C.
Dell’abitato medievale, sorto su un rilievo ad est del moderno centro abitato, sono ancora visibili una torre, una cisterna, la chiesa dedicata a S. Maria Maddalena, insieme ad un piccolo cimitero individuato nella parte posteriore del colle. Su una superficie di circa 6 h sono stati riconosciuti i resti di circa 40 abitazioni. Dopo il Mille divenne feudo dei signori d’Aquino, poi dei Cantelmo, quindi passò nel feudo di Sora e Alvito. Nel 1434 Agnone fu assediata e incendiata dai soldati spagnoli, guidati da Riccio di Montechiaro (capitano degli Aragonesi).
La rocca può essere raggiunta seguendo un sentiero, che prende avvio dal piazzale antistante il Museo della Zampogna, un moderno edificio allestito in un caratteristico borgo rurale sorto alle pendici dell’antica Agnone.
Al Museo, articolato in tre sale espositive, si accede percorrendo una passerella di acciaio. All’interno, subito dopo l’ingresso arredato con panche in legno e a forma di pecore, si entra nella sala video, in cui vengono proiettati documentari sulla costruzione delle zampogne. Si accede infine alla sala espositiva, illuminata da una grande vetrata, con grandi teche in cui sono conservate zampogne di modelli diversi.
Su un vicino rilievo al confine con il territorio di Atina, sorge, in posizione panoramica, la piccola chiesa della SS. Trinità.