Vi parlerò di un piccolo borgo non meno importante di quelli che vi abbiamo descritto finora, San Cono.
Dovete sapere che il paese fu elevato alla dignità di Università del Regno nel 1785, per volontà del nobile Ottavio Maria Trigona e Bellotti, nato a Piazza Armerina nel novembre del 1733, primo dei dodici figli del barone Luigi Trigona. È particolarmente importante la sua figura, per cui ve ne parlerò meglio! Nel 1763, Ottavio sposò Girolama Ardoino Celestri dei principi di Polizzi, suggellando un matrimonio importante perché gli consentì di ottenere, il 18 marzo 1773, il titolo di Marchese della Floresta.
In seguito alla morte del padre, il 5 dicembre 1780, ricevette l’investitura anche del feudo e del titolo di barone di Santo Cono. All’epoca era già presente un villaggio di case sorte attorno al palazzo baronale in contrada Mira.
Il Marchese ottenne la sua elevazione a Terra Popolata grazie ad un Real Dispaccio del 12 febbraio 1785 inviato dal viceré Domenico Caracciolo, in nome di re Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia.
Adesso vi racconto una leggenda del borgo di San Cono: si narra che, un giorno, il marchese Trigona ricevette visita da un Frate di Naso che apparteneva all'Ordine di S. Basilio per acquistare una partita di frumento. Non potendo pagare in denaro, il Frate lasciò come pegno al marchese un prezioso anello che portava al dito, con la promessa che avrebbe poi saldato il debito. Caricò quindi il grano sul mulo e partì. Ma dopo tanto tempo il Marchese, non avendo più ricevuto visita dal monaco (e cominciando a dubitare della sua buona fede), decise di recarsi personalmente a Naso per chiedere informazioni; tuttavia nessuno seppe dirgli nulla. Alla fine, su una parete di un Convento, trovò il frate raffigurato in un quadro: era San Cono, morto secoli prima. Convinto di aver assistito ad un miracolo, decide di fondare un paese e di dargli il nome del Santo.
Adesso vi descrivo un pò i monumenti principali che incontrerete in una passeggiata in paese: un monumento che vedrete di sicuro è la chiesa di San Cono, che era nata prima come una cappella privata del palazzo Trigona, poi per i sanconesi è diventata la chiesa più sentita perchè vi è custodita la più antica effige del patrono. Un'altro monumento è il Palazzo Trigona, dove si trovavano le abitazioni dei fattori e del procuratore. Non dimenticate di passare a visitare la Croce che si trova a pochi passi dal palazzo simboleggiava il potere feudale.
San Cono è poi famosa per la Sagra del ficodindia: dovete proprio scoprire quante specialità si riesce a ricavare da questo frutto succulento, all’apparenza pur così selvaggio!
Venite a visitare San Cono, sono certa che non vi deluderà, accogliendovi proprio con distese di queste piante spinose!
Tsto e voce narrante di: Roberta Bognandi