La più antica chiesa di Riposto sorge sul lato nord della Piazza del Commercio ed è intitolata alla Madonna della Sacra Lettera, culto religioso diffuso a Messina, città che all’epoca intratteneva fecondi rapporti commerciali con Riposto.
Le cripte esistenti, risalenti all’epoca normanna, fino al 1800 furono utilizzate per la sepoltura di ceti nobiliari ed ecclesiastici. Il prospetto principale, realizzato in pietra bianca di Comiso, presenta il portone centrale affiancato da una coppia di pilastri decorativi che sorreggono il timpano del campanile con cupola in stile moresco. L’interno, si compone di una sola navata priva di transetto, e nell’abside è collocato l’altare con la pregevole pala d’altare raffigurante la “Madonna della Sacra Lettera”, attribuita alla scuola messinese del ‘700 di Giuseppe Zacco.
Si narra che una famiglia scappò per mare e che incontrando un violento temporale la barca affondò, ma la famiglia riuscì a salvarsi invocando l’aiuto della Madonna. Altri dipinti sono: “S. Emidio” e “S. Andrea con la croce del martirio” di autori ignoti. Interessanti anche per la rappresentazione iconografica del territorio ripostese del 1800. Sulla cantoria vi è un piccolo organo del ‘700.
Scendendo tramite una scaletta in sagrestia vi è la cripta con l’ossario dove si trovano i colatoi utilizzati per il trattamento delle salme dei nobili e dei sacerdoti, collegati con un pozzo d’acqua marina nel quale l’acqua, ancora oggi, si alza e si abbassa a secondo delle maree.
Testo di Francesca Tagliarina e Claudio Abate, voce narrante di Claudio Abate