Scuola d'arti e mestieri Francesco Ricchino
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L’EDIFICIO

Il 22 dicembre 1961 la sig.ra Adalgisa Maranesi vedova Cossandi (madre di Lodovico) dona all’Orfanotrofio San Carlo, sino ad allora ospitato nella casa dove aveva soggiornato S. Carlo, gli immobili per la sua nuova sede favorendone la costituzione in Ente Morale.

Oggi la Fondazione Cossandi ha messo a disposizione questo suo immobile, ormai non più utilizzato come orfanotrofio, alla Scuola d’Arti e Mestieri Ricchino che, nel suo ruolo di formazione, svolge un’attività coerente con la missione della fondazione.

LA SCUOLA

Nata nel 1876 per opera della "Società operaia industriale e agricola" di Rovato (già attiva nel 1868) e dell'Amministrazione comunale rovatese, nata come “Scuola operaia di Disegno” è sempre stata un avvenimento importante nel campo dell'istruzione professionale bresciana.

Suo primo insegnante fu il professore Cesare Raffaglio di Chiari (morto l‘8 ottobre 1885).

Nel 1878 il Consiglio Comunale, visti i brillanti risultati e la numerosa frequenza degli allievi, ne assume la gestione.

Ha vissuto anni gloriosi e anche periodi meno felici con una fase di chiusura dal 28 novembre 1886 al 1891 quando fu riaperta da Clemente Rivetti.

Non si è fermata neppure durante le due grandi guerre, arrivando fino ai nostri giorni.

A partire dall'anno 1892-93 la scuola viene ospitata in un aula del palazzo Scolari recentemente acquistato dal comune.

Vi rimarrà per nove anni.

Nel 1901 trasloca in un locale a piano terra del Palazzo Municipale lasciato libero dal corpo musicale.

Nel 1929-30 si occupa la nuova sede in via Lamarmora, prima che questi diventi biblioteca.

Quindi nel 1934-35 la Scuola è in piazza Cavour e nel 1936 nel modernissimo palazzo scolastico.

Nel 1943, avendo tedeschi e fascisti occupato con prepotenza gli edifici scolastici, la Ricchino, come pure le altre scuole, trova ospitalità presso l'oratorio maschile.

Seguiranno altri traslochi il penultimo dei quali nel palazzo "Sonzogni" per approdare, infine, nella sede attuale messa a disposizione dalla fondazione Lodovico Cossandi.

La scuola, negli ultimi venticinque anni, ha in parte modificato le sue finalità, trasformandosi da scuola professionale di disegno artistico e tecnico a istituto di attività pratico-artigianali, assumendo la definizione più appropriata di "Scuola d'arti e mestieri" e aprendo nuovi corsi ben attrezzati; la struttura oggi offre a giovani ed adulti, artigiani, professionisti, artisti ed appassionati, l’opportunità di sviluppare competenze, migliorare abilità e generare opportunità d’impiego con la guida di docenti affermati e noti.

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Piva Gian Luigi

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