Torre Civica Gerosolimitana
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Di incerta origine e finalità, rappresenta una delle costruzioni più interessanti del periodo medievale, sia per la sua struttura sia per il concetto costruttivo. Incompiuta, secondo la tradizione fu eretta nel quattordicesimo secolo dai Cavalieri di San Giovanni (oggi di Malta), molto presenti in zona, proprietari in periferia di una Commenda. Quadrata, è alta 28 metri per circa 8 di lato, ha spesse mura perimetrali e al suo interno non ha scale ma un camminamento laterale architravato fino alla cima. L’interno è stato interrotto orizzontalmente alla fine del ‘500 per l’installazione del primo orologio civico e nel 1905 per costruirvi il serbatoio del primo acquedotto cittadino. Fino al ‘700 la cima era merlata, come testimonia una stampa dei primi del ‘600. In cima furono collocate le due campane civiche: le attuali risalgono al 1692. La campana più grande suona ancora nelle ricorrenze civiche importanti: secondo la tradizione medievale, annuncia la convocazione del Consiglio comunale, mentre la piccola annuncia alle ore 8 l’apertura delle fabbriche e delle scuole. Nella sommità vi è ancora un piccolo locale con un tavolaccio dove, in base a una convenzione con il Comune in uso fino al 1810, un monaco agostiniano doveva salire e pregare per proteggere la popolazione in occasione di forti intemperie. Dall’alto si gode uno straordinario panorama sulla città e, a perdita d’occhio, sul territorio. All’esterno: sopra la porta d’ingresso, un lunotto di arte lombarda raffigurante il Cristo trionfante (IX secolo) secondo la tradizione proveniente dalla Basilica di Santa Croce; nella facciata verso piazza, sotto l’orologio, si trova il cosiddetto monumentino ai fattori dell’unità d’Italia (Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini) inaugurato nel 1893.

 

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Istituto Comprensivo Sant'Elpidio a Mare

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